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01Si avvicina il tempo della vendemmia. Il Consorzio di Tutela della Doc Sicilia, dopo il recente insediamento del nuovo Consiglio d’Amministrazione presieduto da Antonio Rallo e in forza dell’attribuzione delle funzioni è diventato pienamente operativo, ed ha invitato i produttori a rivendicare la denominazione per le proprie produzioni di qualità al fine di innalzarne il valore aggiunto e sviluppare la capacità di crescita che il Brand “Sicilia” può generare sul mercato internazionale.

La Doc Sicilia – ha spiegato Antonio Rallo – è uno strumento condiviso, messo a disposizione dell’intero sistema produttivo“.

Analizzando i dati, si evince che vi è una crescita degli ettolitri imbottigliati Doc Sicilia nel 2014 che vanta un poderoso + 28 % rispetto al 2013.

E’ un patrimonio di credibilità che dobbiamo spendere al meglio nei confronti di tutta la filiera vitivinicola, a partire dal più piccolo dei produttori. Il vino siciliano – aggiunge Rallo – ha tutti i numeri per crescere e conquistare nuove fette di mercato iniziando proprio dagli Usa, il primo mercato al mondo per vino consumato”.

Infatti, a confermare il crescente legame con gli Stati Uniti e il consorzio è proprio la ratifica del primo atto di internazionalizzazione dalla Doc Sicilia. E’ su questo mercato che la Sicilia può innescare i maggiori successi, non solo perché già gode di un buon posizionamento di mercato (il 9% dei consumatori abituali sceglie già Sicilia), ma – ed è questo il dato più interessante – il 54% di questa platea di potenziali consumatori riconoscono la Sicilia come territorio d’eccellenza, ma non sono ancora fidelizzati.

Il progetto verrà illustrato in un’assemblea delle aziende siciliane, presumibilmente al termine della vendemmia. Intanto, in Sicilia è tutto pronto per la vendemmia 2014 con la raccolta dei primi grappoli delle varietà più precoci, il livello qualitativo, in generale, si presenta ottimale e con una minore produzione rispetto alla vendemmia 2013, stimabile in un 20%.

Serena Freni

Strettoweb