WW. Che sta per Wedding on Wine. Ovvero un matrimonio in cantina. Sembra essere l’ultima tendenza nozze del momento, ricercata soprattutto da molti stranieri enoappassionati che sempre più spesso individuano in Italia una chiesetta nella tenuta di un'azienda vitivinicola, o un territorio evocativo per metetre in piedi un matrimonio fra le botti, con l'augurio – chissà – che magari si conservi meglio nel tempo, come il vino. Fra le location preferite che hanno un maggior appeal sul turismo internazionale c'è anche la Sicilia, ricca di territori vitati con una lunga tradizione vitivinicola alle spalle e tantissime cantine che producono e distribuiscono vino da coltivazioni autoctone. Fra le altre destinazioni del wedding on wine anche le Langhe, Venezia, Toscana, Umbria, Marche e il Salento.
Ed ecco che il detto Bacco, Tabacco e Venere prende forma con wedding planner per mesi al lavoro per organizzare le nozze in cantina, con tanto di testimoni, genitori, e qualche amico, per pronunciare il fatidico “sì”.
Il target dei clienti del wedding on wine è abbastanza alto, si tratta per lo più di coppie molto colte, quasi sempre in giro per viaggio con in mano la guida Michelin, che frequentano ristoranti stellati, fanno visite ai musei, tour guidati e comprano nei negozi gourmet. I numeri dei wedding on wine sono più alti nel Veneto e a Montalcino e nel Chianti, mete di ogni enoappassionato.
La clientela dei wine wedding è soprattutto estera e proveniente dal Nord Europea: soprattutto inglesi e scandinavi. I mesi più gettonati sono giugno, luglio e settembre,non caso il mese in cui comincia la vendemmia. Solitamente il matrimonio è per pochi intimi, un gruppo ristretto di amici e parenti, e si svolge al calare del sole all'aperto in un punto panoramico. La cantina può ospitare gli aperitivi a buffet, il taglio della torta oppure il ballo dopo il pranzo di nozze ma è anche un originale set fotografico gli sposi.
