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Chiuse 21 riserve naturali perché la Regione siciliana è senza soldi. L'elenco è sterminato: Grotta Conza, Grotta di Entella, Monte Conca, Grotta dei Puntali, Grotta di Molara, Macalube di Aragona, Isola di Lampedusa (nella foto), Grotta di Carburangeli, Grotta di Santa Ninfa, Lago Sfondato, Sant’Angelo Muxaro, Isola delle Femmine, Biviere di Gela, Saline di Priolo, Monte Pellegrino, Saline di Trapani e Paceco, Torre Salsa, Capo Rama, Lago Preola e Gorghi Tondi, Isola Bella, Complesso Immacolatelle e Micio Conti.

Il problema è che nell’ultima manovra economica approvata all’Ars il capitolo di bilancio destinato a finanziare le riserve (e dunque gli enti gestori e il loro personale) è stato più che dimezzato. Come ricorda il "Giornale di Sicilia", a inizio anno c'erano appena 859 mila euro, che basteranno a pagare gli stipendi fino ad aprile. Da qui l’invito della Regione a fermare le attività a meno che le associazioni che gestiscono le riserve non abbiano in cassa altre risorse per andare avanti almeno fino a giugno.

È giugno infatti la scadenza entro la quale verrà rifinanziato il capitolo di bilancio destinato alle riserve, assicura l’assessore all’Ambiente, Maurizio Croce. E ciò avverrà o perché nel frattempo saranno arrivati i 500 milioni attesi da Roma per colmare i buchi di bilancio di tutta la Regione o perché l’assessorato avrà trovato altre risorse. Intanto monta la polemica. La presidente del Wwf Italia, Donatella Bianchi, non ha peli sulla lingua:

"Un fatto gravissimo e senza precedenti che rischia, da un giorno all'altro, di vanificare l'enorme lavoro di salvaguardia e la corretta valorizzazione dei tesori naturalistici siciliani. Così facendo la Regione Siciliana procura al proprio territorio un danno di immagine enorme perché invece di investire su località dallo straordinario valore naturalistico e sul turismo sostenibile sceglie un disimpegno totale e improvviso. Si tratta di una scelta irrazionale e pericolosa, in contrasto, peraltro, con le direttive comunitarie che non solo non possiamo accettare ma che contrasteremo con tutte le nostre forze perché in gioco, oltre al patrimonio naturale custodito dalle oasi, c'è anche il futuro di tantissime famiglie che traggono sostentamento, in modo diretto e indiretto, dall'attività delle riserve".

(nella foto di Barbara Minniti l'Isola di Lampedusa)