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  • Il 6 maggio 2022 avrà inizio il  105° Giro d’Italia.
  • La prima tappa italiana partirà dalla Sicilia
  • Da Catania a Messina.

Buona notizia per gli appassionati di ciclismo dell’Isola. L’edizione numero 105 del Giro d’Italia farà tappa anche in Sicilia.

Infatti, dopo la partenza dall’Ungheria, venerdì 6 maggio 2022, con due tappe (la prima collegherà Budapest a Visegrad, 195 chilometri; la seconda Kaposvar a Balatonfuered, 201 chilometri), la carovana comincerà la risalita dell’Italia con la tappa Catania – Messina, lunga 172 chilometri, toccando località come Villafranca Tirrena e Ganzirri.

Le frazioni sono state presentate oggi dagli organizzatori di RCS – La Gazzetta dello Sport. In totale, sono sette le tappe adatte ai velocisti.

Dopo quella siciliana, toccherà alla Calabria, con la Palmi Calabro-Scalea (192 km): dopo una prima parte leggermente accidentata, fra Mileto, Vibo Valentia e Pizzo, la corsa seguirà la costa tirrenica della Calabria con brevi saliscendi. La Sant’Arcangelo di Romagna-Reggio Emilia (201 km) sarà completamente pianeggiante e, assieme alla 3/a, sarà la più lunga del Giro.

Dalla partenza fino a Bologna si percorrerà la via consolare Emilia praticamente sempre diritta attraverso la pianura emiliana. Dopo Bologna la tappa tocca alcune delle località del cratere del terremoto del 2012: San Giovanni in Persiceto, Crevalcore, Camposanto, Carpi e Correggio le località interessate.

Da Sanremo a Cuneo (157 km) la carovana percorrerà in senso inverso la ‘Sanremo’ estiva del 2020, toccando Imperia per salire al Colle di Nava e, giunti a Ceva, virare verso Cuneo. Si toccheranno alcuni luoghi-simbolo del Giro, come il Santuario di Vicoforte e Mondovì.

L’ultima volata di gruppo compatto del Giro 2022 si disputerà nella Borgo Valsugana-Treviso (146 km), dopo che la corsa avrà attraversato le strade del prosecco.

Il commento di Elia Viviani, ciclista di Isola della Scala (Verona): “Si tratta di un Giro ricco di ottime occasioni per i velocisti. Forse l’arrivo della prima tappa è più favorevole per un ‘finisseur’ o un velocista che tiene bene in salita. Mi piacerebbe poter lottare per conquistare nuovamente la maglia ciclamino e provare a vincere qualche tappa come quella di Treviso, vicino ai miei tifosi, o quella di Reggio Emilia. Sicuramente c’è terreno per ripetere un Giro come quello del 2018: sarebbe un sogno!”.