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Una bimba di appena 3 anni era rimasta gravemente ferita dopo essere stata accoltellata durante la sua festa di compleanno in casa nell'Idaho, Stati Uniti. Nonostante l'immediato trasporto in ospedale e le cure mediche, la piccola purtroppo è morta. La folle aggressione da parte di un 30enne è avvenuta sabato scorso, quando l‘uomo ha fatto irruzione  al party aggredendo tutti i presenti e riuscendo a colpire 9 persone, tra cui 3 adulti e 6 bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni.

Il dramma si è consumato in pochi attimi all'interno di un complesso di appartamenti destinati ai rifugiati nella cittadina di Boise. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'aggressore ha fatto irruzione alla festa e ha colpito prima i bambini, poi si è scagliato contro gli adulti intervenuti per difendere i piccoli prima di scappare. Secondo la polizia locale, l'uomo probabilmente cercava vendetta dopo essere stato allontanato dallo stesso complesso residenziale. Al momento infatti pare escluso il movente dell'odio razziale.

Fino a pochi giorni prima in effetti il 30enne occupava uno degli appartamenti dove è avvenuto il dramma, anche se è cittadino statunitense e non un rifugiato come invece le persone colpite che arrivano da Siria, Iraq ed Etiopia. All'uomo però era stato chiesto di andare via per il suo comportamento e per questo avrebbe atteso la festa di compleanno per mettere a segno il suo assurdo gesto di vendetta. Arrestato poco dopo l'aggressione, ora l'uomo deve rispondere di omicidio di primo grado.