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L’aglio siciliano rosso di Nubia non teme confronti

L‘aglio siciliano rosso di Nubia (chiamato anche aglio di Paceco o ancora aglio di Trapani), si caratterizza per l’intenso colore rosso porpora delle tuniche dei suoi bulbilli.

Si coltiva a Nubia, frazione del comune di Paceco (provincia di Trapani), dove buona parte della produzione avviene all’interno della Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco. In minor misura lo si coltiva anche nei comuni limitrofi di Trapani, Erice, Buseto Palizzolo, Valderice, Marsala, Vita e Salemi.

I terreni sono scuri, asciutti e argillosi, in rotazione con il melone giallo di Paceco (il cartucciaro), le fave e il grano duro. La semina si effettua tra dicembre e gennaio e la raccolta, nei mesi di maggio e giugno. Quest’ultima avviene  nelle ore serali e notturne, perché la maggiore umidità delle foglie agevola l’intrecciatura dei bulbi. Sempre allo stesso scopo, prima della raccolta viene asportata l’infiorescenza della pianta (in dialetto, spicuna).

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Tradizionalmente viene confezionato in trecce molto grandi (fino a cento bulbi), destinate ad essere appese davanti ai balconi delle abitazioni.

Le caratteristiche dell’aglio siciliano

Ha un bulbo costituito in media da dodici bulbilli, con le tuniche esterne di colore bianco e quelle dei bulbilli di colore rosso acceso. Ha un contenuto di allicina nettamente superiore alla media. Questo gli conferisce un sapore particolarmente intenso.

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Le ricette

Entra in alcune delle più importanti preparazioni tipiche della cucina trapanese: tra queste il cuscus di pesce, ma anche il pesto alla trapanese, a base di aglio pestato, basilico, mandorle, pomodoro e olio extravergine di oliva.

Redazione