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Nella notte a Melbourne, in Australia, un uomo è entrato in un condominio, ha ucciso a fucilate una persona e ha preso una donna come ostaggio. Quando è arrivata sul posto la polizia, Yacqub Khayre, l'assalitore di origini somale, aveva appena parlato con una trasmissione televisiva e aveva detto di agire in nome dell'Isis. Le forze dell'ordine hanno tentato di intavolare una trattativa per il rilascio dell'ostaggio, ma la mediazione si è trasformata in una sparatoria nella quale sono stati feriti tre agenti. La donna è stata liberata grazie all'irruzione delle teste di cuoio. Il terrorista è stato ucciso.

Il commissario capo della polizia di Victoria ha dichiarato che la vittima era il portiere dell'edificio, ed era "al posto sbagliato nel momento sbagliato". L'uomo infatti era stato il primo ad avvicinarsi all'abitazione dopo aver sentito una donna gridare. Da indagini successive si è scoperto che Khayre aveva ingaggiato la ragazza su un sito di escort. Sebbene le forze dell'ordine parlino di un gesto di terrorismo, stanno ancora indagando sui legami di Kharye con l'estremismo islamico. L'uomo infatti aveva "una lunga storia criminale" ed era stato rilasciato l'ultima volta dal carcere un anno fa.

Nel 2009 era stato processato e poi assolto per aver progettato un piano d'attacco contro una base militare a Sydney. Gli inquirenti stanno cercando di capire, dati i precedenti, "se questo fosse qualcosa che stava progettando da tempo oppure se fosse solo una decisione presa su due piedi dopo gli attentati di Londra". Una questione importante da approfondire "per capire se esistono cellule jihadiste attive nel paese".