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I LOVE LEGO, la mostra che ha già visto oltre 1 milione di visitatori nelle sue tappe in giro  per il mondo, dal prossimo 20 dicembre sarà ospitata all’interno dello splendido Loggiato di  San Bartolomeo di Palermo. 

Tra magnifici diorami – che incantano tanto i bambini quanto gli adulti – costruiti con oltre  1.000.000 di mattoncini assemblabili, la mostra racconta l’incredibile evoluzione di quello  che, da giocattolo tra i più comuni e conosciuti, si è trasformato negli anni in vera e propria  opera d’arte. 

La mostra aprirà al pubblico martedì 20 dicembre a partire dalle ore 15.00. 

Arriva nel capoluogo siciliano – dal 20 dicembre 2022 al 4 giugno 2023, al Loggiato di San  Bartolomeo di Palermo I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto oltre 1 milione di  visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo. 

Promossa dalla Fondazione Sant’Elia e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia per la comunicazione, I LOVE LEGO è una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il  proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura. Con il patrocinio dell’Assessorato regionale del turismo, sport e spettacolo; Città Metropolitana di  Palermo, Comune di Palermo. 

Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini LEGO® andranno a  comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle  avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti  e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo. 

Milioni di mattoncini ma non solo. Tra 6 fantastici diorami costruiti grazie alla collaborazione di un  gruppo di appassionati collezionisti privati, al Loggiato di San Bartolomeo tante installazioni  rendono la mostra unica. 

Infatti, a far da cornice ai minimondi Lego e “invadendo” gli stessi diorami, le simpaticissime  vignette comiche ideate da “Legolize” (pagina umoristica che crea installazioni utilizzando proprio i  LEGO) accompagneranno i visitatori a dimostrare quanto dei semplici mattoncini siano entrati – anche per un solo momento – a far parte della vita di ciascuno e siano in grado di “creare arte a  360°”.

Fondata da tre ragazzi – Mattia Marangon, Samuele Rovituso e Pietro Alcaro – la pagina Legolize è  nata nel 2016 e attualmente conta più di mezzo milione di fan su Instagram e altrettanti su  Facebook. 

Inoltre, lungo il percorso di mostra saranno presenti anche gli oli ispirati a grandi capolavori  della storia dell’arte reinterpretati e trasformati in “uomini lego” dall’artista contemporaneo  Stefano Bolcato: unendo la sua passione per i LEGO e la sua arte – attraverso una tecnica  pittorica ad olio – crea forme di assemblaggio ispirate in particolare modo dal “magnetismo” dei  ritratti rinascimentali. 

La mostra I LOVE LEGO è un’occasione imperdibile per tutti gli appassionati, per le famiglie e per i  più piccoli, che potranno passare una giornata da protagonisti in un’atmosfera magica e divertente  che ha come protagonista quei mattoncini “prodigiosi” che ogni anno fanno giocare oltre 100  milioni di persone. 

La mostra non è direttamente sponsorizzata da LEGO ed è realizzata grazie ad alcuni dei più  grandi collezionisti del mondo. 

“Per Palermo e per la Fondazione Sant’Elia è un’occasione e un privilegio poter fare da cornice  alla mostra “I Love Lego”, come dimostrano i numeri di visitatori dell’esposizione nelle tappe in giro  per tutto il mondo. Stiamo parlando di un gioco senza tempo, che spesso diventa opera d’arte, che  unisce diverse generazioni di appassionati. Per questo, sono convinto del successo che avrà la  mostra in termini di visite, in particolare bambini con i propri genitori”, così dichiara il sindaco di  Palermo e Presidente della Fondazione Sant’Elia, Roberto Lagalla. 

Antonio Ticali, Sovrintendente Fondazione Sant’Elia: “L’idea che ha animato questa scelta  espositiva è stata quella di realizzare momenti di divertimento rivolti alle famiglie; riscoprire il  piacere di stare insieme, bimbi, ragazzi ed adulti, rinunciando per qualche ora ai cellulari ed ai  videogiochi. Allenare la creatività durante l’infanzia, ideando e costruendo mondi fantastici, è un  potente strumento al servizio dello sviluppo dei più piccoli. E per i bambini ed i ragazzi c’è un  mezzo per eccellenza per tenere in esercizio tale capacità, rendendola anche il più possibile  divertente: il gioco. In un tripudio di colori e prospettive che incanta tanto i bambini quanto gli adulti, I LOVE LEGO, racconta l’incredibile trasformazione di quello che, da giocattolo tra i più 

comuni e conosciuti, si è trasformato negli anni in vera opera d’arte, strumento pedagogico e di formazione, di recente, impiegato persino da Start up e Case automobilistiche. La mostra mette in rete la Città di Palermo con Napoli e Milano, che nell’anno in corso, per la celebrazione dei 90 anni dalla creazione dei famosi cubetti colorati, hanno organizzato molteplici iniziative aventi come tema “il gioco”. 

La mostra aprirà al pubblico martedì 20 dicembre a partire dalle ore 15.00; per il primo giorno,  accesso riservato solo a coloro che hanno acquistato il biglietto in prevendita. 

I DIORAMI 

Classic Space 

Ideato e progettato da uno dei più grandi collezionisti al mondo di set e pezzi originali della serie Anni ‘80  Lego® Classic Space, Massimiliano Valentini, il grande diorama “Spazio” riproduce un insediamento  minerario lunare. In questo futuristico scenario l’uomo si avvale dell’aiuto di astronavi, droidi e macchinari  per la ricerca di nuove risorse. La sua realizzazione è in continuo divenire in quanto di volta in volta si  arricchisce di nuovi elementi unici e irripetibili creati dal costruttore che trae ispirazione oltre che dalla serie  originale anche dalle più importanti saghe di fantascienza cinematografiche. 

Grande Diorama City e il Porto 

Il Grande Diorama City – work in progress dal 2016 – è la massima espressione del tema cittadino  rappresentato da costruzioni uniche e irripetibili, realizzate interamente con mattoncini originali e utilizzando  sia tecniche di costruzione tradizionali sia tecniche anticonvenzionali: 200.000 pezzi. I costruttori progettano e realizzano indipendentemente le loro opere usando ispirazioni e stili diversi,  utilizzando schizzi, disegni tecnici ma anche software di progettazione assistito dedicati ai mattoncini Lego.  La collezione di queste creazioni viene arricchita costantemente da nuove opere composte da migliaia di  mattoncini e ricche di particolari. 

L’assetto urbano viene definito usando software CAD più convenzionali; si delineano così i quartieri del  centro storico, tratte ferroviarie, zone verdi e aree ricreative. 

Completa l’installazione della City un fantastico Porto che nasce da un progetto di Andrea Battaglia che  riproduce una porzione del porto antistante la città; i grandi palazzi si stagliano sul lungo molo dove  approdano gli yacht delle celebrità e i motoscafi dei cittadini che si concedono un giorno di svago godendosi  il mare. 

Tra le navi più belle spiccano il catamarano “Queen Mary” da 3800 pezzi, il “Nemesi” (quello con la chiglia  verde) da 3100 pezzi e il colossale “Prince Marie” (tutto nero) da 2900 pezzi. 

Roma e i fori imperiali – Il foro di Nerva 

Antonio Cerretti con un diorama di 80.000 mattoncini fa il Foro di Nerva o Transitorio, uno dei fori definiti  come imperiali, un insieme di monumentali piazze che costituivano il centro della città di Roma in epoca  imperiale. Iniziato dall’imperatore Domiziano, fu inaugurato dal suo successore Marco Cocceio Nerva nel 97  d.C. 

La pianta del Foro di Nerva fu condizionata dallo spazio disponibile tra i complessi precedenti: la piazza  ebbe una pianta stretta e allungata. Al centro del foro era presente il tempio di Giano, realizzato come arco  quadrifronte. All’estremità la piazza era dominata da un tempio dedicato a Minerva dietro al quale era  posizionata la Porticus Absidata, un ingresso monumentale all’area dei fori dal quartiere limitrofo. Il lato  breve opposto al tempio, a ridosso del Foro Romano, aveva pianta curvilinea. Su questo lato doveva  esistere un ingresso dal Foro Romano, forse identificabile con l’Arcus Nervae citato in alcune fonti  medioevali. 

Pirati 

È ispirato alle avventure leggendarie dei lontani mari caraibici. 

Le opere contenute hanno richiesto svariati tentativi e modifiche, di natura sia stilistica che strutturale.

L’atollo di origine vulcanica è ritenuto il posto perfetto per nascondere i tesori di mille scorribande mentre gli  indigeni sono pronti a difendere il proprio territorio. I gendarmi sapendolo, sono appostati per recuperare il  bottino e imprigionare i malviventi. 

Il kraken, mostro marino leggendario dalle dimensioni abnormi (5.350 pezzi) è stato progettato interamente  in digitale con successive modifiche estetico/strutturali. 

Il mito di questo animale leggendario – che infestava gli incubi dei marinai di tutto il mondo, di dimensioni  abnormi, generalmente immaginato come un gigantesco cefalopode tipo calamaro con tentacoli così lunghi  da avvolgere una nave – si è sviluppato soprattutto fra il Seicento e l’Ottocento. La nave pirata Sea Reaper è  ispirata alla famosa nave HMS Victory, un vascello di prima classe, a tre ponti da 104 cannoni della Royal  Navy, costruita negli anni 1760. La paratia laterale è apribile, al fine di mostrare i ponti e le cabine arredate. 

La nave pirata Snake Wing è di libera ispirazione e presenta ponte e cabine arredate. Le vele e i cordami  sono realizzati con pezzi originali presi dai set della serie “Pirates”. 

Nido dell’aquila 

Ispirato alla saga A Song of Ice and Fire dello scrittore americano George R.R. Martin e alla pluripremiata  serie tv Game of Thrones, l’inespugnabile roccaforte di Nido dell’Aquila (The Eyrie) è la residenza della  casata Arryn, protettrice dell’est. 

Lo spettacolare progetto (circa 300.000 di Manuel Montaldo) inizia a prendere corpo nella mente del  progettista nel 2014 e dopo 2 anni di intenso lavoro viene esposta per la prima volta al Lucca Comics and  Games 2016 tra lo stupore del pubblico. 

Lo scenario, a cui continuano ad aggiungersi nuovi dettagli anno dopo anno, occupa una superficie di quasi  3 metri quadrati, mentre la sommità del castello raggiunge 1,80 m di altezza. Per la sua realizzazione sono  stati utilizzati oltre 300.000 pezzi reperiti in oltre 3 anni di ricerca. 

Grande Diorama Castello 

Il diorama medievale nasce da un’idea di Marco Cancellieri e Jonathan Petrongari nel lontano 2011;  partecipa alla costruzione anche Marcello Amalfitano. 250.000 pezzi soggetti a numerosi cambiamenti nel  corso degli anni. Del progetto iniziale è rimasta soltanto l’imponente città fortificata che sorge nella parte sud;  tutto il resto è stato costruito tra il 2013 e il 2015. 

Questo diorama può raggiungere la superfice record di 27 metri quadrati. 

Partendo da Sud troviamo una piccola foresta abitata dai Forestman e un piccolo forte dei Black Falcons  (personaggi della serie originale Lego® Classic Castle), la città fortificata sviluppata intorno alla Basilica. Da  questa parte il sentiero porta a un piccolo villaggio e all’entrata della foresta. 

Oltre la foresta il villaggio alle porte di Winterfell, dimora della casata Stark, ultimo castello presente nel  profondo Nord ispirato alla serie tv Game of Thrones. Nel Castello il giardino con l’Albero Cuore.

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