Il baccalà è un alimento comune in qualsiasi parte d’Italia. Gustoso, nutriente e versatile, si trova sia secco e salato, quindi da ammollare in acqua per qualche giorno, sia già dissalato, fratello delPesce Stocco , sempre Merluzzo, ma essiccato al sole.
Dà vita a piatti gustosissimi e rappresenta una valida soluzione quando, a causa del mal tempo, non si trova pesce fresco nei mercati e non si vuole ripiegare su quello surgelato.
A Lisbona, dove il Baccalà è il piatto nazionale e si vantano di saperlo cucinare in365 modi diversi, uno per ogni giorno dell’anno, anche bisestile, e quando abbiamo visitato questa magnifica e luminosa città, io e il mio Doppio, non abbiamo perso l’occasione per gustarlo ogni sera, ogni volta diverso, nei tipici ristoranti del centro storico.
A Palermo è tradizionale preparare il Baccalà alla Ghiotta per la festa dell’Immacolata, l’8 dicembre ma è una pietanza gradita durante tutto l’anno.
Naturalmente è buonissimo anche, semplicemente, infarinato e fritto, a polpette con contorno di fagioli neri, ecc.
Io lo cucino, rigorosamente, nel coccio, perchè tutto il profumo e il sapore non evaporino.
Questa pietanza , completa e profumatissima, arricchita da un delizioso sughetto, si presta per intingere generose quantità di pane e richiede un buon vino, anche rosso, per essere degnamente accompagnato.
Ingredienti
Procedimento