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La Cassazione si è espressa per chiarire come lo stato dovrebbe comportarsi nei confronti di chi non vuole andare in pensione, pur avendo maturato i requisiti di anzianità previsti dalla legge. Del resto posticipare la pensione si può, è un diritto contemplato all'interno della Legge Maroni del 2004. Nel testo si legge:

Per il periodo 2004-2007, al fine di incentivare il posticipo del pensionamento, ai fini del contenimento degli oneri nel settore pensionistico, i lavoratori dipendenti del settore privato che abbiano maturato i requisiti minimi indicati alle tabelle di cui all'articolo 59, commi 6 e 7, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, per l'accesso al pensionamento di anzianità, possono rinunciare all'accredito contributivo relativo all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive della medesima. In conseguenza dell'esercizio della predetta facoltà viene meno ogni obbligo di versamento contributivo da parte del datore di lavoro a tali forme assicurative, a decorrere dalla prima scadenza utile per il pensionamento prevista dalla normativa vigente e successiva alla data dell'esercizio della predetta facoltà. Con la medesima decorrenza, la somma corrispondente alla contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all'ente previdenziale, qualora non fosse stata esercitata la predetta facoltà, è corrisposta interamente al lavoratore.

In sostanza, quindi, la legge stabilisce che è previsto un bonus per chi decide di continuare a lavorare anche dopo aver raggiunto i requisiti per la pensione di anzianità. Il bonus, che spettava per il periodo 2004-2007, consiste nell'accreditare al lavoratore la contribuzione dovuta all'Inps. Questo bonus va riconosciuto fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia. Un beneficio pensato per contenere la spesa per la previdenza pubblica.

La Cassazione, con la sentenza 18663 del 2017, ha chiarito a chi spetta il bonus: va ai dipendenti del settore privato che hanno maturato i requisiti minimi per l’accesso al pensionamento di anzianità. I lavoratori devono però essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti o alle forme sostitutive della medesima. Non possono usufruire della misura coloro che hanno maturato il diritto alla pensione di vecchiaia anticipata. Il bonus infatti copre il periodo che intercorre tra il momento in cui il lavoratore rinuncia alla pensione di anzianità a quello di maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia.