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Da Caltanissetta il messaggio di pace. L’IISS Sebastiano Mottura ha invitato tutte le classi dell’istituto a dialogare sulla tematica della pace. Alcuni studenti, in rappresentanza di tutti i loro compagni, hanno rappresentato il simbolo della pace, utilizzando il loro corpo.

Il simbolo della pace nell’Istituto di Caltanissetta

Educare alla pace: questo l’intento promosso e portato avanti nel “Messaggio di Pace dal Mottura”. Un modo per sensibilizzare sulla tematica della guerra che, in questi giorni, riguarda tutti noi. Le immagini del conflitto in Ucraina ci mostrano quotidianamente la realtà di chi fugge dalle proprie case o sceglie di rimanere a combattere per il proprio Paese.

Una situazione che ha attivato una vera gara di solidarietà, fatta di gesti concreti, ma anche di importanti prese di posizione contro ogni forma di guerra. L’IISS Sebastiano Mottura ha coinvolto i propri studenti, con una serie di iniziative, illustrate dalla dirigente Laura Zurli.

«L’attività mira a sensibilizzare e a riflettere sulla situazione emergenziale che stiamo vivendo e coinvolge l’intera comunità scolastica: insegnanti, alunni e personale ATA», spiega. «Abbiamo sentito la necessità di dare concretezza ai valori di pace, speranza e uguaglianza».

Cartelloni e slogan a sostegno dell’Ucraina

I docenti coordinatori dell’iniziativa, Concetta Bellia, Francesco Calabrese e Francesca Ognibene, aggiungono: «Partendo dalla realizzazione di cartelloni con slogan sulla pace, striscioni e bandiere a sostegno dell’Ucraina, , siamo arrivati alla realizzazione di un videoclip con all’interno messaggi di pace. Un’esposizione del bisogno di pace espressa anche usando palloncini, bandiere, poesie e momenti di riflessione».

Alcuni studenti, in rappresentanza di tutti i loro compagni, hanno rappresentato il simbolo della pace utilizzando il loro corpo. Un gesto simbolico, nel piazzale antistante il Museo Mineralogico. In questo modo, i giovani siciliani hanno voluto fare qualcosa di  concreto.

«L’augurio del Mottura – concludono i docenti – è quello di lanciare un messaggio di pace affinché cessi la guerra. Se è vero che una rondine non fa primavera è anche vero che tante rondini formano uno storno e danno concretezza alla stagione».

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