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Il grande cuore della Sicilia si è subito attivato per aiutare il popolo colpito dalla guerra in Ucraina. Da Palermo a Messina, passando attraverso Comiso, Catania e le città del Trapanese, è partita una vera e propria gara di solidarietà. Ecco le iniziative attive, cui se ne aggiungono di nuove di giorno in giorno.

Le iniziative in Sicilia per l’Ucraina

Il Comune di Palermo ha attivato l’indirizzo mail aiutiucraina@comune.palermo.it, per accompagnare e facilitare le pratiche di ricongiungimenti e mettere in collegamento i profughi con le associazioni del terzo settore e con privati cittadini che, in alcuni casi, hanno già espresso ed intendono dare la loro disponibilità per accoglierli. «Palermo, ancora una volta – afferma il sindaco Leoluca Orlando – è in prima linea per dare sostegno e accoglienza ai profughi ucraini e alle famiglie palermitane che si trovano nei luoghi di un conflitto che ha colpito il cuore dell’Europa.

Maria Rita Schembari, primo cittadino di Comiso, ha aperto le villette della ex base NATO ai profughi, dopo la proposta lanciata da Salvo Liuzzo del comitato nazionale di Italia Viva: «Mi inorgoglisce – dice Liuzzo – sapere che molti miei concittadini e addirittura alcuni albergatori, in queste drammatiche ore si sono resi disponibili a ospitare famiglie Ucraine con bambini».

Anche l’autotrasportatore Giovanni Zaccaria, 41 anni, originario di Catania, farà la sua parte. Ha deciso di mettere a disposizione della comunità siciliana di Sant’Egidio la propria azienda di autotrasporti per aiutare i profughi ucraini. Sarà lui a farsi carico, gratuitamente, della consegna ai profughi ucraini, tra la Romania e la Polonia, dei beni di prima necessità che la comunità raccoglierà da domani tra Palermo, Catania, Messina e Agrigento.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha confermato l’impegno delle istituzioni della nostra Isola: «La Sicilia, culla di accoglienza e integrazione, con la generosità di sempre, è pronta a ospitare i profughi ucraini costretti a lasciare ogni cosa per fuggire dal conflitto in corso ai confini dell’Europa». Lo ha detto il Governatore Musumeci, sottolineando la disponibilità della Regione ad aiutare quanti stanno scappando dalla guerra.

Dal Belice gli alloggi popolari per i profughi

Il presidente dell’Iacp di Trapani, Vincenzo Scontrino, ha messo a disposizione quasi 200 alloggi popolari. Sono 66 a Calatafimi Segesta, 69 a Poggioreale e 60 a Salaparuta. «Non penso – scrive il presidente dell’Iacp – a una semplice accoglienza, ma a qualcosa che avvii una nuova stagione di ricostruzione culturale, di mettere insieme popoli e culture che hanno come comune denominatore i valori di pace e di libertà».

Anche Marsala ha comunicato la disponibilità di alloggi per le famiglie ucraine in fuga. Il 6 marzo, inoltre, tutta la cittadinanza è invitata ad incontrarsi in piazza della Vittoria (Porta Nuova), alle 16, per gridare il «No» alla guerra. «Nei prossimi giorni – si legge nella nota diffusa dal Comune – saranno fornite utili informazioni sulle modalità d’aiuto al popolo dell’Ucraina, sia dal punto di vista materiale (indumenti, farmaci e cibo) che finanziario (donazioni in denaro)».

Porte aperte all’Università di Messina. Il rettore, Salvatore Cuzzocrea, ha spiegato: «Abbiamo aperto un corridoio umanitario per gli studenti, come chiesto dalla ministra Maria Cristina Messa, come Università di Messina. Aspettiamo i primi studenti dall’Ucraina che saranno accolti presto nel nostro ateneo. Aderendo al percorso delle Università per la Pace siamo naturalmente contro ogni forma di guerra e speriamo tutto termini in tempi brevi».

Da Monreale a Catania, l’aiuto a chi fugge dalla guerra in Ucraina

Anche Monreale fa la sua parte. La cittadina normanna del Palermitano ospiterà una giovane donna ucraina con due figli, di 11 e 14 anni, presso una struttura ricettiva. La donna, dentista e docente universitaria, proviene dalla città di Kiev. «Abbiamo già ricevuto la disponibilità di alcuni cittadini a voler accogliere cittadini ucraini che fuggono dalla loro terra, invitiamo tutti coloro che vogliono mettere a disposizione alloggi a voler contattare i nostri uffici comunali», ha detto il sindaco.

L’Associazione cristiana lavoratori italiani (Acli) di Catania ha creato uno sportello di supporto psicologico per i cittadini ucraini che vivono nel territorio di Catania e provincia. Il centro di ascolto sarà attivo nella sede provinciale di Corso Sicilia 111 con uno sportello psicologico e presso i Punto Famiglia Acli Catania dislocati a Catania e provincia.

Ancora, l’azienda siciliana Hi-TechOutlet, per tutto il mese di marzo lancia una iniziativa economica in favore delle popolazioni colpite dal conflitto. Donerà alla Protezione Civile 10 euro per ogni ordine effettuato sul suo sito. «Sappiamo che i nostri clienti hanno una maggiore sensibilità – dice il responsabile marketing Vincenzo Barbagallo – e per questo che insieme a loro abbiamo deciso di donare 10 euro per ogni ordine effettuato sul nostro sito nel mese di marzo. I fondi raccolti andranno in favore della Protezione Civile italiana che si occuperà di gestire i fondi al meglio e in assoluta trasparenza».

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