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I Cammini di Sicilia hanno adesso una legge tutta per loro. Il provvedimento dell’Ars valorizza migliaia di chilometri di sentieri e percorsi interni, facendoli diventare ancora di più un’attrazione culturale e turistica. Una modalità “lenta” per esplorare le meraviglie del territorio.

Una legge ad hoc per i Cammini di Sicilia

L’Assemblea Regionale Siciliana ha varato una legge che tanti appassionati attendevano da tempo. In questo modo molti sentieri, la cui bellezza è già rinomata, potranno essere valorizzati e, dove necessario, recuperati. Un positivo passo avanti nel settore del turismo “slow” in Sicilia, con più attrazioni culturali e turistiche.

La legge porta la firma della deputata M5S Valentina Zafarana e mette a sistema, in linea con le dinamiche dei Cammini nazionali, interventi per la fruizione di questi percorsi. L’ambito dei Cammini di Sicilia, che ha già riscosso successo ben oltre i confini regionali, potrà diventare un volano culturale, economico e turistico.

Aumentano dunque le destinazioni da scoprire e le opportunità per vacanze esperienziali. Arrivano così il riconoscimento da parte della Regione dei Cammini di interesse regionale e l’inserimento degli stessi in un apposito Atlante regionale, che offrirà agli utenti informazioni complete e coordinate, su proposta di associazioni e altri soggetti che curano la gestione.

Dall’Atlante dei Cammini a un Coordinamento Regionale

La legge prevede anche l’istituzione di un Coordinamento regionale. Avrà il compito di fare da tramite tecnico-scientifico fra i Cammini, i loro gestori e fruitori, e l’assessorato al Turismo. «La legge approvata – spiega Zafarana – è frutto di un’importante collaborazione con gli operatori dei cammini, che desidero ringraziare per l’impegno e la disponibilità che hanno mostrato in tutti i passaggi».

Quindi aggiunge: «Quello di oggi è l’inizio di un importante percorso, e lavoreremo in futuro per arrivare anche alla creazione di un Forum permanente dei cammini e del turismo lento, impossibile da realizzare adesso in assenza della legge finanziaria approvata, in modo da identificare un luogo di partecipazione e confronto fra le istituzioni, le associazioni e gli enti gestori in materia di valorizzazione, gestione e promozione dei Cammini e della mobilità dolce in generale».

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