Come altre star internazionali, anche Carole Bouquet ha scelto la Sicilia, non solo per le vacanze, ma per produrre vino. L’attrice francese è stata ormai a tutti gli effetti adottata da Pantelleria, un’isola che ha conquistato il suo cuore e le ha offerto la possibilità di seguire la sua passione. È diventata una vignaiola e il suo Passito di Pantelleria Sangue d’Oro è un vino molto apprezzato.
Un incontro, quello con il mondo del vino, che è arrivato in modo casuale: “La scelta del vino – ha detto al Corriere della Sera – non è stato intenzionale. Ho cominciato 27 anni fa ad andare a Pantelleria, prendendo in affitto una casa del fotografo Fabrizio Ferri. Adoro nuotare, così andavo ogni giorno a immergermi nel lago di Venere, un bacino incontaminato di origine vulcanica“.
“Notai un piccolo dammuso – ha proseguito l’attrice – composto soltanto da una stanza, circondato dalle montagne, senza elettricità, immerso nella meraviglia della natura pantesca. Lessi il cartello Vendesi. Il mio architetto mi dissuase dall’acquisto per un anno, ma poi decisi di fare di testa mia e iniziai a sistemarlo. Adesso ne possiedo quattro“.
A Pantelleria, vista la natura del territorio, si parla di viticoltura eroica: quella di Carole Bouquet, dunque, non è stata una scelta scontata: “La terra, abbandonata da molto tempo, era dura per l’ossidiana delle rocce, le viti basse come bonsai, non era possibile utilizzare strumenti tecnologici“. Nonostante questo, non si è scoraggiata: “Ho trovato le persone giuste e in un anno la vita è rifiorita (…). Sangue d’Oro è il vino che volevo bere io, un passito in cui acidità e dolcezza stanno in equilibrio. Produco 4mila bottiglie l’anno”.
Il suo vino, nel 2011 il premio Luigi Vernonelli per il miglior vino italiano prodotto da uno straniero. Un successo che ha trovato una solida base nel legame con l’isoletta siciliana: “Pantelleria ha una bellezza allucinante, inarrivabile nel resto del Mediterraneo. A parte la città, il resto dell’isola è rimasto primordiale. Non uso l’automobile, cammino a piedi per tre ore al giorno, nuovo. Penso sia il paradiso in Terra“.
