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Da quando Mussomeli, nel cuore della Sicilia, ha lanciato l’iniziativa delle case a 1 euro, è diventato crocevia di storie che intrecciano sogni, intuizione e fortuna. Tra queste, c’è sicuramente quella di George Laing, antiquario e commerciante di gioielli britannico poco più che 30enne. Laing ha acquistato nel piccolo comune della provincia di Caltanissetta una casa abbandonata, aderendo al progetto promosso dalle autorità locali per rivitalizzare il centro storico attraverso la vendita simbolica di immobili da ristrutturare.

Ma Laing, originario di Eastbourne e con una carriera alle spalle a Hatton Garden – storico quartiere londinese del commercio di gioielli – tutto poteva aspettarsi, meno che di imbattersi in un vero tesoro nascosto.

Una casa fatiscente con un’anima

L’immobile acquistato si trovava in condizioni abbastanza problematiche. “Aveva bisogno di tutto: impianti elettrici, idraulici, bagni nuovi, riparazioni strutturali e un ammodernamento del tetto“, ha raccontato Laing a The i Paper. Tuttavia, nonostante l’inagibilità iniziale, è riuscito a vivere in parte della casa durante i lavori, da lui stesso eseguiti, stimando una spesa finale tra i 5mila e i 10mila euro. Una cifra decisamente inferiore rispetto ai 40mila euro che un restauro completo da parte di terzi avrebbe potuto comportare.

La casa, di 4 camere da letto, si estende su 3 piani per circa 120 metri quadrati, con 2 bagni e una terrazza che si affaccia sulla città.

Tesoro nascosto tra i mobili

Durante i lavori di pulizia, Laing ha fatto una scoperta straordinaria. In un comodino, ha trovato una borsa piena di gioielli in oro; in cucina, nascosta in un baule chiuso con un lucchetto, una scatola di biscotti contenente otto astucci da anello.

Tra i pezzi più rilevanti, una catena d’oro da 18 carati, valutata 1.000 euro, e un anello ottocentesco in oro 14 carati con smeraldo e perle, del valore di circa 700 euro. “È il mio lavoro quotidiano. È stato incredibile trovare questi oggetti,” ha dichiarato.

Gioielli, memorie, storia

Alcuni pezzi sono stati venduti all’asta per un totale di 2.500 euro, contribuendo a coprire parte dei costi di ristrutturazione. Tra questi, un orologio a pendolo degli anni ’50 (60 €), una collezione di cartoline (40 €), orecchini in oro rosa degli anni ’20 con rubini mancanti (250 €), e altri oggetti come statuette religiose, piastrelle in ceramica, vasi di cristallo e specchi antichi.

Grazie alla legislazione italiana, Laing ha potuto trattenere tutto ciò che ha trovato, con l’approvazione del Comune di Mussomeli e dei rappresentanti legali. “La casa era abbandonata da decenni, gli eredi non avevano interesse per gli oggetti. Secondo la legge locale, il contenuto era incluso nell’acquisto“, ha spiegato.

Case a 1 euro in Sicilia tesori di memorie

La decisione di trasferirsi in Sicilia nasce anche da motivazioni economiche. Laing ha raccontato di aver lasciato Londra a causa dell’aumento insostenibile del costo della vita. “Pagavo più di 1.300 sterline al mese per un monolocale. I costi di acqua ed energia sono aumentati del 400% in cinque anni. Il Regno Unito mi tassava il 40% dello stipendio. Un caffè costava 5 sterline.

La sua scelta è stata dettata dal desiderio di una vita dignitosa: “Volevo prosperare, non sopravvivere. Era necessario un cambiamento radicale.

Per Laing, le case a 1 euro non sono solo immobili da ristrutturare. Sono capsule del tempo, scrigni di storie dimenticate. “Non sai mai cosa troverai: fotografie, piastrelle originali, mobili antichi. È parte della magia. Non compri solo mura, ma scopri vite.

A conferma di ciò, Laing ha trovato anche una vecchia fotografia in bianco e nero di un ragazzo in uniforme. Mostrandola a una troupe cinematografica fuori casa, un anziano passante si è riconosciuto: “Sono io!” ha esclamato. L’uomo, oggi ottantenne, aveva abitato proprio in quella casa da giovane.

Mussomeli: fascino, comunità, opportunità

Infine, Laing ha elogiato Mussomeli per il suo fascino storico, il senso di comunità accogliente e un potenziale ancora tutto da esplorare. “Restaurare qualcosa di dimenticato e riportarlo in vita è ciò che mi affascinava di più” ha concluso, così come riporta un approfondimento pubblicato da msn.com.

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