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Alla scoperta della Casbah di Mazara del Vallo, vicoli colorati tra storia e mito

Sono circa le 17 di un caldo pomeriggio siciliano, il canto del muezzin si spande per i vicoli della Casbah sospinto da un caldo vento di Scirocco che qui è di casa. Per la comunità islamica di Mazara del Vallo è ora di dedicarsi alla preghiera. Un gruppetto di uomini di mezza età sosta sonnacchiosamente fuori dal circolo fumando il narghilè: ci vedono e ci scambiamo un saluto rapido ma carico di riguardo. Io e il mio gruppo di oggi abbiamo appena fatto la conoscenza del brigante mazarese Sataliviti, personaggio controverso vissuto a cavallo fra Seicento e Settecento, la cui rappresentazione che lo ha reso simile a un dio greco trionfa su una delle due pareti del cortile della Regina. È uno dei tanti murales in ceramica che animano queste stradine.

Casbah di Mazara del Vallo, tra storia e leggenda

La valorizzazione di questo brano urbano, infatti, attinge alle leggende popolari ed è stata affidata negli scorsi anni ad artisti mazaresi che le rappresentano attraverso pitture realizzate su mattonelle maiolicate offrendo a noi visitatori delle lenti per comprendere questo suggestivo e antico intrico di strade pregno di vissuto e vissuti. La Casbah, nucleo più antico della città in cui è ancora possibile vedere l’impronta della dominazione musulmana avvenuta fra il IX e l’XI secolo e che un tempo era chiuso (e protetto) da mura, giunge a noi oggi con una incredibile ricchezza storica e culturale difficile da sintetizzare in poche parole ed immagini.

Il profumo delle samsa, dolce tipico maghrebino, che fuoriesce dalle persiane semichiuse delle finestre; una donna avvolta da capo a piedi in una leggera veste azzurra che si muove morbidamente  per shari e darb, rispettivamente le strade primarie e quelle secondarie tipiche dell’urbanistica islamica; i vicoli ciechi (azucat) che si concludono in cortili privati e che ci danno il segno di quanto questa cultura tenga a proteggere l’intimità della sfera privata.

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Riprendono le passeggiate guidate a Mazara del Vallo

A 200 km dalla costa tunisina e a distanza di secoli, la Casbah di Mazara del Vallo continua a esistere come un prezioso diamante grezzo di cui la Sicilia costituisce lo scrigno. Con il profondo rispetto per una cultura altra e per la comunità tutta che vi vive, raccontarla e visitarla diviene una vera e propria esperienza sensoriale, un viaggio emozionale; cercare di assorbire e tramandare anche solo un corpuscolo di tutta questa magia, un guadagno enorme per la mente e il cuore. E qui anch’io, come il vento di Scirocco, mi sento un po’ di casa.

Nel pieno rispetto delle normative sanitarie emanate per l’emergenza Covid-19  riprendono finalmente da fine maggio le passeggiate guidate “Mazara del Vallo, tour centro storico e Casbah” nel corso delle quali si seguirà quel filo rosso che attraversa e congiunge passato e presente, dominazione araba e normanna, identità europea e africana, religione cristiana e musulmana. Se è vero che la chiave di lettura di una città va ricercata nel suo centro storico, l’essenza più profonda di Mazara passa attraverso la composita identità storico-culturale della sua Casbah, centro del grande e multicolore  mosaico che è il Mediterraneo.

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I primi due appuntamenti sono fissati per sabato 29 e domenica 30 maggio.

  • Costo: 10 euro a persona, free fino ai 10 anni
  • Prenotazione obbligatoria per entrambi gli appuntamenti entro il 28 maggio
  • Per maggiori info e prenotazioni: telefonare o mandare un messaggio wa al 3284179665
  • L’evento in programma è patrocinato da GTI, associazione di categoria delle guide turistiche, al fine di sensibilizzare i visitatori sul ruolo della guida turistica abilitata nel promuovere il patrimonio storico-artistico italiano e contribuire alla sua sostenibilità.
  • Qui il link dell’evento Facebook. Foto: Chiara Maria Matilde Paladino, guida turistica.
Chiara Paladino