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Registra un grande successo il cinema siciliano al Globò d’Oro: premi a “La Stranezza” e a Colapesce Dimartino ma anche a Stranizza d’Amuri, film d’esordio come regista di Giuseppe Fiorello.

Il Globo d’Oro premia la Sicilia e i suoi protagonisti

I Globi d’Oro, i tradizionali premi assegnati dall’Associazione Stampa Estera in Italia al miglior cinema italiano, hanno premiato quest’anno due opere legate alla Sicilia. Nella 63esima edizione, tenutasi ieri sera a Roma, “La Stranezza” di Roberto Andò si è aggiudicato il Globo d’Oro per la Miglior Regia e il Premio Miglior Opera Prima è andato a “Stranizza d’Amuri” di Giuseppe Fiorello.

Il premio ai musicisti Colapesce Dimartino

Il duo Colapesce Dimartino ha invece vinto il premio per la Miglior Colonna Sonora per il film “La Primavera della Mia Vita“, di cui sono anche protagonisti, attori e sceneggiatori. La pellicola, diretta da Zavvo Nicolosi, narra la storia della rottura del sodalizio artistico tra Antonio e Lorenzo, seguita da un lungo periodo di separazione, fino a un progetto che li farà ricongiungere, tra ricordi del passato e rivelazioni inaspettate. Oltre a recitare, Colapesce e Dimartino hanno curato la colonna sonora del film, rileggendo in chiave moderna gli stilemi tipici delle sonorizzazioni italiane anni ’70.

Premio a La Stranezza di Roberto Andò

“La Stranezza” di Roberto Andò è ambientato nel 1920 e racconta dell’incontro tra Luigi Pirandello (Toni Servillo) e due becchini siciliani, Nofrio e Bastiano (Valentino Picone e Salvatore Ficarra), che per passione praticano anche teatro. Un omaggio per l’ottantesimo compleanno di Verga riporta Pirandello in Sicilia, dove apprende della morte della sua balia e incontra i due becchini. Il film ha vinto anche il “Nastro d’argento” 2023, prestigioso riconoscimento dei Giornalisti Cinematografici.

Un riconoscimento anche a Beppe Fiorello

Infine, “Stranizza d’Amuri” di Giuseppe Fiorello, ambientato in Sicilia nell’estate 1982, durante i Mondiali vinti dall’Italia, conquista il Premio Miglior Opera Prima. La storia è ispirata a una vicenda reale e racconta di Gianni, un ragazzo di 17 anni vittima di bullismo perché gay. Un film che ha registrato un grande successo nelle sale cinematografiche ma anche un ottimo riscontro da parte della critica.

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