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Ricavi triplicati, grazie anche a investimenti in ricerca e sviluppo e internazionalizzazione, che si traducono in un "regalo" da due mensilità in più per i dipendenti. A scegliere di premiare anche i dipendenti per il successo aziendale è una società romana, la Convert, che opera nel settore delle energie rinnovabili. "I dipendenti sono la nostra vera ricchezza e asset strategico: se chiediamo il loro impegno per raggiungere determinati obiettivi e li raggiungiamo trovo naturale che vadano ricambiati", dice Giuseppe Moro, presidente e fondatore dell'azienda.

Già nel 2012 Moro aveva pagato l'Ici-Imu prima casa ai suoi dipendenti (tranne i dirigenti) dando priorità a quelli con figli a carico. E nel 2016, superata la crisi del fotovoltaico del 2014 e chiudendo l'anno con il 300% in più di ricavi (circa 43 milioni, Mol di 7 milioni e Ebitda intorno al 14%) l'azienda ha deciso di premiare ancora una volta i dipendenti. L'azienda ha brevettato il tracker TRJ (inseguitore monoassiale), struttura di sostegno che movimenta i pannelli fotovoltaici allineandoli alla posizione del sole nel corso della giornata, che consente rendimenti superiori ai pannelli fissi.

"Quest'anno abbiamo fatto uno sforzo enorme per produrre e consegnare 500 Mw di prodotto che significa aver fornito una copertura per impianti di circa 1000 ettari. Abbiamo prodotto e consegnato circa trentamila tonnellate di acciaio, cinquemila quadri elettronici di controllo e cinquantamila azionatori/motori. I nostri tecnici hanno supportato i clienti dalla Cina, al Cile, dal Brasile all'India come al Sud Africa ed ora stiamo sviluppando e concordando forniture in Zambia, in Marocco, in Giordania, Colombia e Argentina", ha spiegato Moro.