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Aria buona che odora di ginestre: benvenuti a Zafferana Etnea, la Perla del vulcano

Cosa vedere a Zafferana Etnea.

  • Visitiamo oggi la Perla dell’Etna, una località che regala splendidi paesaggi.
  • Il suo nome è legato allo zafferano, ma sono davvero numerose le sue attrattive.
  • Ecco quali sono i luoghi da vedere e le specialità da assaggiare.

«A Zafferana l’aria è buona alle labbra, sa di pane fresco di forno, di ginestre. E da lassù, dai tremila metri dell’Etna, la Sicilia è una stella a tre punte nel cielo capovolto del suo mare antico». Con queste parole Igor Man descriveva su “La Stampa” la località siciliana che visitiamo oggi. Ci troviamo alle pendici dell’Etna, in una pittoresca posizione che regala splendidi paesaggi e scorci che incantano. È come affacciarsi da una terrazza sulla costa jonica, a metà tra mare e montagna.

Zafferana Etnea è chiamata anche la “Perla dell’Etna“. Il suo nome è legato allo zafferano, dal termine arabo “zaufanah”, cioè “giallo”. Il borgo è nato con il Priorato di San Giacomo, intorno al 1387, quindi il monastero fu punto di riferimento per l’insediamento dei primi abitanti, fino al crollo, nel 1693 (a causa del terremoto). La storia di Zafferana è indissolubilmente legata all’Etna e alla sua attività, nel bene e nel male.

I luoghi

Il patrimonio di Zafferana Etnea è davvero interessante. Notevole la Chiesa Madre, iniziata nel Settecento e ultimata agli albordi del XX secolo, che sovrasta piazza Umberto I con la bicromia della pietra bianca e il nero della scala. La Chiesa della Madonna delle Grazie è più recente, ma sempre pregevole, inizialmente costruita in legno e poi rifatta in cemento, in stile liberty. Vanno citate anche la Chiesa di Maria Santissima del Rosario, in frazione Fieri e la Chiesa di San Giuseppe di Pisano Etneo. Per quanto riguarda le architetture civili, si fa notare il Palazzo Municipale, in stile liberty. In contrada Sarro troviamo la maestosa Villa Manganelli, costruita tra il XIX e il XX secolo. Pregevoli anche Villa Marano e l’Afiteatro Comunale.

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Cosa mangiare

L’aria buona di Zafferana Etnea apre l’appetito. Tanti i prodotti tipici da provare, primo tra tutti il miele, seguito dai dolci. Eccellenti le paste di mandorla, di nocciole e di pistacchio, ma anche il biscotto Sciatore, coperto da cioccolato fondente, le cassatelle di ricotta e le foglie da tè, cioè biscotti fragranti alle mandorle. Gli amanti del salato possono deliziarsi con la pizza Siciliana, un calzone fritto tradizionalmente ripieno di tuma, acciughe e pepe.

Foto di Lelezaff

Redazione