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Diletta Leotta sta per diventare mamma: ad agosto arriverà la bimba, frutto dell’amore tra lei e Loris Karius. Parlando al Corriere della Sera, la conduttrice siciliana ha raccontato la sua storia con il calciatore, il modo in cui vive la gravidanza e le sue idee per la scelta del nome della nascitura.

Diletta Leotta: “Con Loris un colpo di fulmine”

Tra Diletta Leotta e Loris Karius è stato amore a prima vista: “Ero a Parigi con le mie amiche per un weekend di tutte donne, eravamo a cena in posto tra l’altro pieno di ragazze stupende, bellissime, solo modelle, perché c’era la Fashion Week. A un certo punto entra Loris e io dico alla mie amiche: ragazze, è entrato l’uomo della mia vita“, racconta la conduttrice.

Dopo due mesi è rimasta incinta: “L’ho scoperto il 24 dicembre. Ho provato paura, ma anche gioia totale con Loris, amore all’ennesima potenza. Lui era superfelice, eravamo in videochiamata dalla mia camera, gli ho detto che stavo per fare il test e lui era supertranquillo; certo anche lui non se lo aspettava”. La bimba nascerà ad agosto e Diletta ha intenzione di rimettersi al lavoro il prima possibile: “Se tutto va bene punto a tornare in campo subito. Magari non ad agosto, ma a settembre immagino di sì”.

Nel frattempo, sta per intraprendere un nuovo progetto che arriverà il 19 giugno: il podcast (disponibile anche su YouTube) “Mamma Dilettante“, un talk in cui chiacchiera con amici famosi già genitori, chiedendo consigli e suggerimenti. “Il podcast serve proprio per esorcizzare le paure. Vedere cosa è successo alle altre donne è terapeutico, ti fa sentire meno sola, puoi condividere qualsiasi ansia e capire che tutte ci sono passate e le hanno superate”.

Come ha raccontato già in passato, Diletta Leotta pensa anche al matrimonio con Loris: “Al matrimonio ci penso. Ma deve chiedermelo lui. In questo sono tradizionalista”, confessa al Corriere della Sera. Per quanto riguarda il nome della bimba in arrivo, “Ci eravamo trovati su Ofelia, che è il nome di mia mamma. Raro, importante, un bel nome, shakespeariano. Ma mia mamma non ha voluto, mi ha detto che per una figlia è una disgrazia, che lei ci ha sofferto tutta la vita. Peccato, ce l’avevo già tatuato sul polso”.

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