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Altro che torta e candeline, Rosario Fiorello che ha da poco compiuto 65 anni, ha fatto un bel regalo ai suoi fan con uno show tutto da ridere, lanciando la “pennica” in diretta nazionale.

È così che, quasi in punta di piedi ma con l’energia di sempre, lo showman siciliano ha lanciato lunedì scorso su Rai Radio2 il suo nuovo programma: “Radio2 Radio Show – La Pennicanza”.

In onda ogni giorno alle 13.45, il format (anzi, l’anti-format) è già il tormentone dell’ora del pisolino. Ma qui, invece di dormire, si ride. E tanto.

Un blitz improvviso (ma esplosivo) a Radio2 Social Club

Il debutto non poteva che essere in pieno “stile Fiorello”: entrata dalla porta posteriore della sede Rai di via Asiago, una chiacchierata a sorpresa con Luca Barbarossa ed Ema Stokholma, poi saluti a direttori, tecnici e amici. Nessun comunicato stampa, nessuna fanfara. Solo una frase buttata lì: “Mi ha cercato nessuno”.

Ed eccola lì, l’ironia tagliente del comico siciliano, capace di trasformare una semplice apparizione in un vero show. Con lui, ancora una volta, c’è Fabrizio Biggio, fedele complice dell’anarchia creativa iniziata con Viva Rai2!.

Niente scaletta, solo ironia e caos creativo

Il primo giorno? Già un circo mediatico in miniatura. Fiorello gioca con tutto: imita Cannavacciuolo, Jannik Sinner e pure i suoi genitori. Telefona a Jovanotti in diretta che, in tempo reale, gli compone la sigla. Chiama persino Amadeus, che nel nuovo universo fiorelliano diventa “il Voldemort di Rai1”. Risponde “il geometra Sebastiani”, ovviamente con la voce di Amadeus in persona.

E poi, Michelle Hunziker, a cui Fiore regala una perla delle sue: “L’unica nonna minorenne!”, riferendosi ironicamente alla “censura” della Rai durante l’Eurovision.

Per non farsi mancare nulla, trasmette anche un finto vocale di Giorgia Meloni che lo “raccomanda” per il posto a Radio2. Un colpo di genio satirico che solo lui poteva permettersi senza risultare mai fuori posto.

“La Pennicanza” è un programma che non ha un format. E questa è forse la sua vera forza. Fiorello l’ha detto senza mezzi termini: “Non abbiamo un’idea, siamo qui a fare… nulla, non lo so!”. Eppure questo nulla ha il sapore irresistibile dell’improvvisazione pura, quella che rende ogni puntata unica.

Il programma va in onda dalle 13.45 alle 14.30, con una versione ridotta – chiamata “La Sveglianza” – trasmessa la mattina dopo alle 7.00. Entrambe le versioni sono anche su RaiPlay, per chi vuole recuperare.

La domanda sorge spontanea: è solo radio o c’è di più? Secondo molti, La Pennicanza potrebbe essere il banco di prova per qualcosa di più grande, magari in TV a partire dall’autunno. Fiorello stesso ha lanciato segnali: “Oggi ci siamo, domani chissà”.

E mentre il futuro resta un’incognita, una cosa è certa: finché lui si diverte, il pubblico ride.

A 65 anni, Fiorello ha dichiarato che “l’umiltà è finita”, ma di certo non è finito il suo talento. Mentre tanti coetanei osservano i cantieri, lui il cantiere lo porta in onda, trasformando l’intrattenimento in un gioco senza regole.

Con “La Pennicanza”, Fiorello ci ricorda che non serve una scaletta per creare magia. Basta una voce, un microfono, e quel suo inconfondibile genio che – a oggi – non ha eguali in Italia.

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