Dall'alba un allarme bomba ha interessato il centro commerciale "City 2", nel centro di Bruxelles. Alle 5.30 un uomo ha chiamato la polizia minacciando di farsi saltare all'esterno del centro commerciale. L'autore della telefonata è stato arrestato: addosso aveva un finto giubbotto esplosivo. Per alcune ore il centro commerciale è stato evacuato, la zona isolata, mentre gli artificieri accertavano che nella struttura non fosse stato piazzato un ordigno. Il perimetro di sicurezza intorno a "City 2" è stato gradualmente rimosso e la circolazione nella zona è ripresa.

L'uomo arrestato ha 26 anni e la falsa cintura da kamikaze era riempita con del sale. Potrebbe trattarsi dunque dell'azione di uno squilibrato, o forse di un diversivo. Secondo altre informazioni, un secondo uomo sospettato di essere armato di cintura esplosiva è stato arrestato dalla polizia belga in un'auto ferma in rue Stephenson, vicino piazza Pavillon a Scaherbeek, quartiere settentrionale di Bruxelles, a 2 chilometri di distanza dal centro commerciale.

Il centro "City 2" era uno dei punti sensibili indicati dai servizi antiterrorismo come possibile obiettivo di attentati. Persiste, dunque, il clima di tensione nella capitale belga, tornata al massimo livello tre mesi dopo gli attentati del 22 marzo scorso all'aeroporto di Zaventem e nella stazione Maelbeek della metropolitana. Il livello di allerta resta a 3 su una scala di quattro gradi. Due giorni fa un falso allarme alla stazione centrale per valigie sospette, sabato scorso il presunto attentato sventato nella 'fan zone', dove i tifosi seguono su maxi-schermo le partite dell'Europeo, in occasione di Belgio-Irlanda che si disputava a Bordeaux. Allarme che ha portato all'arresto di 12 persone, di cui 3 incriminate per terrorismo, e 9 rilasciate.

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