La mamma non la voleva perché disabile. Ma la vita di Nika è cambiata grazie a una giovane che si è presa cura di lei. E adesso, a distanza di tempo, sta bene. Nika è una bambina haitiana nata con una grave malattia che le ha causato un accumulo di liquido cerebrospinale nel cervello facendole crescere a dismisura la testa. Una condizione rara che secondo i medici poteva esserle letale e che per la mamma della piccola invece era una disgrazia da nascondere a tutti i costi.

Per questo in suo aiuto è arrivata una volontaria statunitense, la 28enne Sarah Conque, che ha deciso di adottare la piccola Nika trasformando la sua vita. Tutto è iniziato nel gennaio del 2014, quando la 28enne ha conosciuto Nika per la prima volta in un centro medico di Haiti dove prestava assistenza. Da lì inizia una lunga odissea, raccontata passo passo sul sito Little Warrior Nika.

La piccola, oltre ad aver bisogno di cure mediche immediate, era terribilmente malnutrita perché la madre sembrava più preoccupata di nasconderla agli altri in un paese dove ancora per molte persone la disabilità è collegata a una maledizione. La volontaria decise però di convincere la madre della bimba a farla curare.

Durante le cure nel centro, col passare del tempo, Sarah si è accorta che la bimba però perdeva ancora più peso al punto da essere emaciata. Solo recandosi a casa della donna però fece l'assurda scoperta che ha cambiato la sua vita e quella della bimba per sempre: la piccola era tenuta in disparte, sdraiata su un sacco di riso e circondata da spazzatura.

Solo così la bambina è stata portata in un centro locale per minori abbandonati e infine adottata da Sarah e dal suo compagno. Per Nika è stata una trasformazione radicale visto che in appena due anni è migliorata nettamente anche grazie alle cure mediche e all'affetto dei due nuovi genitori. "I bambini con diagnosi come quella di Nika muoiono molto presto. Miracolosamente invece lei ha superato ogni aspettativa, nonostante le condizioni deplorevoli in cui era", ha raccontato la mamma adottiva, che dal 2015 ha ottenuto anche la tutela legale della bimba.

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