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Il fascino della musica antica ha risuonato nel borgo madonita di Gratteri, ieri sera, per la XVI esima edizione del Festival di Musica Antica di Gratteri organizzata dall’associazione MusicaMente di Palermo grazie al contributo del Comune di Gratteri, che si è aperta nella chiesa di piazza Monumento, con il concerto dell’ensemble con l’ensemble Orfeo Futuro dal titolo “Sonate, arie e altre bizzarrie”. Un programma ispirato alle musiche delle feste da ballo nel periodo compreso tra il ‘600 ed il ‘700 che ha visto protagoniste le musiche di Alessandro Scarlatti, Nicola Matteis e Giovan Battista Pergolesi.

Compongono l’ensemble Orfeo Futuro musicisti provenienti da diverse città italiane: Carmela Osato (soprano), Raffaele Tiseo (violino barocco), Federico Maria Valerio (violino barocco), Gioacchino De Padova (viola da gamba), Ugo Di Giovanni (arciliuto), Pierfrancesco Borrelli (clavicembalo).

L’ensemble Orfeo Futuro è un ensemble a geometria variabile, dal quartetto all’orchestra, con soli e coro. A partire dal 2010 ha riunito musicisti italiani e latinoamericani specialisti nelle prassi esecutive su strumenti storici. Lavora su progetti inediti e di largo respiro, a volte anche incrociando repertori antichi e musica nuova.

Tutti gli appuntamenti del festival sono in programma in Piazza Monumento a partire dalle ore 21. 

Il festival di Musica Antica di Gratteri prosegue il 2 settembre con il duo, proveniente dalla Spagna e formato da Eva Febrer al violino e di Tomeu Segui al clavicembalo.

Il 3 settembre con l’Arianna Art Ensemble che presenterà il suo nuovo progetto dal titolo “Voci del Mediterraneo. M’è dolce naufragar in questo mare”, che vedrà la collaborazione del polistrumentista Mario Crispi, musicista fondatore degli Agricantus, ai flauti etnici e della cantante Debora Troìa. Un progetto che ruoterà attorno a musiche popolari tipiche dei paesi baciati dal Mediterraneo: dalle antiche canzoni della tradizione Siciliana, a quelle della Spagna, Israele, Grecia, Puglia, Basilicata e Albania. Paolo Rigano sarà alla chitarra barocca, Silvio Natoli al colascione, Bouzouki e oud, Cinzia Guarino al clavicembalo e Giuseppe Valguarnera alle percussioni.

Il festival si concluderà 4 settembre con la presentazione di “Corrispondenze”, il nuovo progetto del duo fondatore dell’Arianna Art Ensemble, composto da Paolo Rigano (chitarra barocca e arciliuto) e Cinzia Guarino (clavicembalo).

“Corrispondenze” vede protagonisti brani originali per chitarra, arciliuto o clavicembalo, eseguiti in duo, con la chitarra o l’arciliuto che dialogano con il clavicembalo su musiche del repertorio italiano e spagnolo del periodo compreso tra il ‘600 ed il ‘700: da Boccherini a Piccinini, Scarlatti De Murcia, Sanz e tanti altri. Un intreccio tra i suoni della chitarra e dell’arciliuto che si fondono con il clavicembalo, che rappresenta anche metaforicamente l’intreccio di due culture, quella italiana e spagnola, da sempre in costante dialogo e armonia.

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