La Guardiola di Piraino, in provincia di Messina, è uno dei punti panoramici della Sicilia più spettacolari. Questo spettacolare belvedere si trova fuori dal centro storico, a strapiombo sul mare, ad un’altitudine di 380 metri. Ecco qual è la sua storia e cosa lo rende così speciale.
Guardiola di Piraino, una vista spettacolare
Non si sente parlare spesso del paese di Piraino, eppure vanta moltissimi monumenti e scorci degni di nota. Si trova affacciato sul mar Tirreno, tra Capo d’Orlando e Capo Calavà. Sebbene non rientri tra le mete più iconiche per le vacanze in Sicilia, nel suo territorio ospita una spettacolare terrazza, da cui ammirare uno dei panorami più belli di tutta l’Isola.
Foto di Valeria Ippolito
Quella spettacolare terrazza è la Guardiola di Piraino. Un suggestivo belvedere, situato fuori dal centro storico della cittadina. Dai suoi 380 metri di altitudine a strapiombo sul mare, offre un panorama straordinario in ogni momento della giornata.
Foto di Gresia Giaimo
A tutte le ore del giorno, il belvedere regala panorami mozzafiato, che s’incendiano al tramonto. Lo sguardo spazia sul Tirreno compreso tra Capo d’Orlando e Capo Calavà. Le Isole Eolie sembrano a portata di mano. Con un solo colpo d’occhio si abbracciano Alicudi, Filicudi, Salina, Lipari, Vulcano e Panarea.
La sua storia è molto interessante. Anticamente, infatti, era una piccola fortezza risalente al XVI secolo, che fungeva da punto di osservazione. In seguito, quando venne abbattuta la fortezza, divenne un punto panoramico più volte rimodernato e trasformato.
Foto di Angelo Scollo
Dal periodo del ventennio fascista, durante il quale si trovava una monumentale quinta d’ingresso concernente un portico a tre arcate poi demolito, è diventato ciò che vediamo oggi, con una essenziale balconata a balaustre bianche. In passato era anche presente un cannone dal quale si sparava, dapprima durante le emergenze e poi nei giorni di festa.
Si tratta senza dubbio di una delle cose da non perdere in Sicilia, un motivo per scoprire il paese di Piraino. Da qui è indescrivibile la bellezza della visione: un vero e proprio luogo di contemplazione dell’infinito.
