Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Si colora di nuovi particolari sconvolgenti il delitto che in questi giorni ha sconvolto un po' tutta Italia (leggi qui). Lui non accettava la gravidanza dell'ex fidanzata, che gli chiedeva di riconoscere il bambino, e il rifiuto alla proposta di abortire. Per questo, durante una lite, il 19enne Mihail Savciuc ha ucciso Irina Bacal, 20 anni, causando la morte anche del bimbo che la ragazza aveva in grembo. Poi ha nascosto il corpo, venduto la collanina che le aveva strappato dal collo e giocato al videopoker i 100 euro ricavati. È sempre più agghiacciante l'assassinio di Conegliano, in provincia di Treviso.

Come riporta "La Tribuna di Treviso", dopo l'efferato delitto il 19enne di origini moldave come la vittima aveva continuato a frequentare le lezioni a scuola come se nulla fosse. È stato il negoziante del "Compro Oro" a cui aveva venduto i gioielli, che aveva regolarmente registrato le generalità dell'acquirente, a riconoscere gli oggetti nelle fotografie della ragazza fornite dalla madre al commissariato di Conegliano e a consentire agli investigatori di andare a colpo sicuro.

Il ragazzo ha cercato invano di negare, poi si è contraddetto e alla fine, dopo quasi 8 ore di interrogatorio, ha confessato. "L'ho colpita con un sasso più volte, poi l'ho soffocata", ha ammesso ai poliziotti guidandoli poi sul luogo dove aveva occultato il cadavere. Davanti al sostituto procuratore Mihail ha ripercorso tutto l'omicidio senza indugi o pianti. Nessun pentimento per quanto fatto, nessun rimorso per tanta crudeltà. Ora è in carcere.