PALERMO – In arrivo 4 miliardi per il rifacimento delle strade e delle ferrovie in Sicilia, ma per i costruttori, visto lo stato delle infrastrutture, questi 4 miliardi, sembrano davvero pochi.
Le grandi opere che saranno interessate dai finanziamenti “Sblocca Italia” voluto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, arriveranno nel 2015 e in aggiunta ad essi, spunta anche un omaggio dal Ministero dell’Ambiente di circa un miliardo e 150 milioni di euro, da destinare a 94 cantieri per la messa in sicurezza e le migliorie delle rete fognarie siciliane, dei depuratori e delle reti idriche, quelle che versano in uno stato davvero pietoso.
A Palermo arriveranno nell’immediato 131 milioni di euro da spalmare su 13 interventi per il rifacimento di strade e ferrovie in Sicilia:
dall'adeguamento dei depuratori di Fondoverde Giardini e Acqua dei Corsari alle reti fognarie di Sferracavallo, Villagrazia, via Cruillas e il completamento del collettore sud orientale con l'eliminazione degli scarichi nel fiume Oreto. Questi lavori si aggiungono, così, alla velocizzazione della ferrovia Palermo-Catania, al completamento della Circumetnea (con il collegamento per l'aeroporto e l'interramento della ferrovia che consentirà di allungare la pista) alla chiusura dell'anello ferroviario di Palermo (e non come indicato in un primo tempo da fonti del ministero Trasporti l'inizio dei lavori per la metropolitana leggera) e il raddoppio della strada statale Caltanissetta-Agrigento.
(Fonte La Repubblica)
Salvo Ferlito, nonché presidente Ance Sicilia (associazione dei costruttori siciliani) vuole sottolineare che questo deve essere solo un punto di partenza, per far rinascere il sud e non un finanziamento isolato che rischia di fare un buco nell’acqua per via dell'assenza di finanziamenti in passato, che hanno danneggiato le infrastrutture siciliane.
La Sicilia riuscirà a sfruttare al meglio questi fondi? Lo vedremo nell’anno che verrà.