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Il 26 e il 28 marzo verrà trasmessa in prima visione, in chiaro su Canale 5, la seconda stagione di “Incastrati”, il sequel della serie tv crime di Ficarra e Picone, prodotta e distribuita nel 2022 da Netflix e girata interamente in Sicilia.

Dopo il successo della prima stagione, continua il gioco degli equivoci, con i due insospettabili protagonisti ancora in pericolo di vita e ancora incastrati in contorte vicende personali e familiari, tra omicidi misteriosi, rapimenti, malintesi ed esasperati cliché.

La prima puntata della seconda stagione si apre con un incidente. Salvo e Valentino investono involontariamente un uomo, scoprendo subito dopo che si tratta di Padre Santissimo e mentre cercano di capire cosa fare arriva Cosa inutile, che punta una pistola contro di loro e li sequestra. Inizia così per i due antennisti una nuova avventura ricca di suspense, colpi di scena e nuovi personaggi.

In un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni” i due attori palermitani hanno parlato della serie TV e del perché si siano cimentati con questo nuovo format.

“Ci piaceva l’idea di misurarci con una nuova forma espressiva – ha raccontato Ficarra al giornalista – “Siamo curiosi, ci piacciono le “stranezze”, citando il titolo del film di Roberto Andò (“La stranezza”, dove recitano entrambi, ndr): amiamo presentarci in una veste nuova, andare a sconvolgere le abitudini”.

“Se si vedono i nostri film non c’è uno che sia uguale all’altro, abbiamo cambiato ambientazione, argomenti, epoche. Abbiamo deciso di affrontare la serie tv perché è molto stimolante, ha un linguaggio diverso da quello del film – ha poi aggiunto Picone.

Un esilarante crime story tra parodia e risate

Incastrati 2 è un crime divertente, che dissacra il genere poliziesco e il linguaggio delle serie televisive e in cui due ingenui amici si ritrovano intrappolati quasi per caso: “Erano entrati per aggiustare il televisore e da quel momento iniziano le loro disavventure. Si trovano “incastrati” dentro una storia più grande di loro”, ha commentato Picone.

Ficarra e Picone
Ficarra e Picone

Ma l’aspetto che piace di più al duo comico è il sapiente mix di atmosfere crime e comedy: “Abbiamo cercato di non fare un giallo troppo spaventoso e allo stesso tempo di inserire la comicità all’interno del racconto di un delitto. Tanti personaggi sono divertenti come i frati o i “Testimoni di Dio” (un movimento religioso, ndr). Amiamo molto il personaggio di Tony Sperandeo: lo avevamo ideato anni fa, ma non trovavamo mai la collocazione giusta”.

Si tratta di un personaggio su cui si scatena tutta l’ironia e la satira dei due autori, registi e attori, un improbabile boss mafioso, che balbetta mentre dice le bugie, un uomo vecchia scuola che crede ancora nel mito della mafia, ma che è di per se stesso poco credibile.

Con la loro ironia leggera, ma pungente anche nella seconda stagione Ficarra e Picone portano avanti una parodia del fenomeno mafioso, che culmina poi con il monologo finale del ‘procuratore’ Leo Gullotta, in memoria di tutti coloro che sono morti per contrastare la corruzione.

In Incastrati 2 c’è anche spazio per una riflessione sul giornalismo più becero, sempre più invasivo e a caccia di notizie sensazionalistiche, ben rappresentato dal personaggio di Sergio Friscia: “È una rappresentazione ironica che rievoca un periodo in cui in Sicilia c’erano tanti omicidi. Oggi che la mafia è silente, ma non perché non ci sia più, questo giornalista ha “nostalgia” della sua stagione d’oro – ha sottolineato Ficarra.

Una volta facevamo “i siciliani stanchi” che si lamentavano sempre dicendo: “Ahia ahia ahiaiai!”. È ovvio che non tutti i siciliani sono così. E questo vale anche per i giornalisti. Sergione è un eccesso che ci divertiva: il comico gioca su esagerazioni e capovolgimenti” – ha poi aggiunto Picone.

La serie Tv ha avuto un grande successo non solo in Italia, ma anche all’estero, facendo ridere e divertire gli spettatori di tutto il mondo. La miniserie è stata vista in ben 190 Paesi e doppiata in tantissime lingue, dall’inglese al francese, dal tedesco al polacco, dal portoghese allo spagnolo, dal turco al greco.

L’appuntamento è, dunque, il 26 e il 28 marzo alle 21:20 su Canale 5, per due serate all’insegna dell’ironia e del divertimento.

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