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01Ustica è un’isola della Sicilia situata a largo della provincia di Palermo, nel mar Tirreno. La sua natura geologica tradisce un’origine vulcanica, ma non fa parte delle isole Eolie.

Nei suoi modesti 8,65 km², prendono posto una stazione meteorologica, un’area marina protetta, e un centro abitato che fa capo all’omonimo comune, e da riparo a circa 1.358 abitanti.
La sua storia antica la rende luogo di diverse vestigia storiche: in località Tramontana, sorge l’antico villaggio preistorico omonimo, e presso Cala del Camposanto è stata rilevata la necropoli attinente; sul luogo dei ritrovamenti, sono infatti stati portati alla luce diversi reperti della media Età del Bronzo, oggi conservati presso il Museo Archeologico Torre di Santa Maria, la cui struttura è stata edificata durante il periodo di dominazione borbonica.

Conosciuta sin dai Greci con il nome di Osteodes (‘ossario’), per via dei numerosi resti di mercenari ritrovati, morti di fame e di sete, è ritenuta da alcuni la dimora della nota maga Circe. Fu rinominata dai Romani Ustica (da ‘ustum’, ovvero bruciato).
Alcuni scavi archeologici ci hanno fatto conoscere anche i resti di diverse sepolture e cunicoli dell’Età Cristiana; molti anche i reperti ritrovati nei fondali circostanti, a testimonianza che da Ustica passarono genti di differente estrazione e provenienza: dai Fenici ai Greci, dai Cartaginesi ai Romani. In seguito divenne base dei pirati Saraceni. Nel VI secolo, sul territorio di Ustica si stabilì una comunità Benedettina, mentre nel Medioevo costituì rifugio per i pirati barbareschi.

Nel 1759, Ferdinando IV di Borbone riuscì a mettere in piedi una spedizione volta alla colonizzazione dell'isola; furono edificate la Torre Santa Maria (oggi sede del museo archeologico), e Torre Spalmatore; cisterne per la raccolta dell'acqua piovana e i primi abitati. Ivi vennero disposti i primi coloni palermitani, trapanesi ed eoliani, accompagnati da un centinaio di soldati. Nel 1771 venne eretta la chiesa del centro, che domina oggi l’intera isola. Innalzata per volere dei Padri Cappuccini, in onore del sovrano borbone, dal 1972 ospita i simulacri in ceramica, opera di Giovanni De Simone.

In questo periodo, l’isola divenne anche un noto campo di prigionia per i ribelli politici, e tale il suo ruolo rimase anche sotto Casa Savoia e nel periodo Fascista; qui vennero infatti confinati Antonio Gramsci e Nello Rosselli, tanto per citarne alcuni, oltre a numerosi prigionieri politici catturati durante la Guerra di Libia. Nel 1961, il confino fu abolito e Ustica iniziò a farsi meta turistica. Tristemente nota per la strage del 27 giugno del 1980 a cui dà il nome, oggi è invece il luogo di coltivazione delle lenticchie biologiche, inserite nella lista Slow Food dei prodotti in via d'estinzione, ed è conosciuta e apprezzata per le ‘nasse’, tipici attrezzi da pesca ancora costruiti a mano dai pescatori del luogo.

Sull'isola è presente un dissalatore; è collegata alla costa di Palermo tramite un servizio di aliscafi e catamarani, e dal 1986 ospita la prima riserva marina d’Italia, nota ad esperti e appassionati subacquei per essere il paradiso faunistico e vegetale di molti specie di origine tropicale. Nella sua zona si trovano infatti diversi coralli e rose di mare, mentre tra le specie ittiche spiccano le aragoste, i saraghi, i dentici, i barracuda e i pesci pappagallo.
Le sue coste frastagliate sono anche il luogo perfetto per diverse cavità e formazioni della roccia che hanno dato vita a molteplici grotte e spelonche; le più note sono la grotta Verde, la grotta Azzurro, gli scogli e tunnel del Medico, nonché la Secca della Colombara.
All’interno della riserva, si trova l’Acquario dello Spalmatore, che custodisce una discreta selezione delle specie acquatiche del Mediterraneo.

Dal momento che sull’isola scarseggiano le risorse idriche, diffusa è la formazione della steppa mediterranea, caratterizzata da presenze boschive di Artemisia arborea, Lentisco, Calycotome spinosa e Ginestra; rari sono i mandorli, le ulivi e le viti. Ustica è anche l’habitat naturale dell'Apis mellifera sicula, una sottospecie dell’ape comune che proprio in Sicilia, sull’isola di Ustica, e in Africa, trovò rifugio dall’Ultima Glaciazione.
Essendo un’isola di origine vulcanica, a Ustica sono presenti anche dei rilievi collinari, vestigia di antichi vulcani: come Punta Maggiore, posto a 244 metri sul livello del mare, e Guardia dei Turchi, alto 238 metri.
 

Autore | Enrica Bartalotta