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Mario Venuti, biografia, carriera, discografia e curiosità sul cantante siciliano. Dagli esordi con la band dei Denovo ai principali album da solista, i suoi successi. Tutto quello che c’è da sapere: dove è nato, quanti anni ha, la sua hit “Veramente“.

Mario Venuti

Quando il suo nome si affaccia alla scena discografica, è il 1984 ed è insieme ai Denovo. Ha appena 21 anni, ma che abbia talento è già chiaro. Così inizia una carriera ricca di musica e successi, che parte dalla Sicilia e rimane legata alla Sicilia.

 

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Mario Venuti nasce a Siracusa, il 18 ottobre del 1963, quindi compie 59 anni nel 2022. Vive anche a Messina, Palermo e Catania: il capoluogo etneo è tuttora la sua città. Quando è bambino, scopre i dischi dei Beatles, trovandoli a casa, ma anche ascoltandoli in radio e alla tv. È subito amore per l’universo della musica e per l’arte in genere.

Terminate le scuole medie, si iscrive all’Istituto d’Arte, ma non si accontenta di ascoltare: studia e suona pianoforte, chitarra, sassofono e flauto traverso. Scrive le prime canzoni a 17 anni.

I Denovo

Arriviamo così all’inizio degli anni Ottanta, un periodo di grande fermento creativo per la musica. Mentre Mario Venuti è a Catania, incontra tre giovani musicisti, con cui forma i Denovo. Lui scrive, suona la chitarra e canta, alternandosi a Luca Madonia. È il 1982 quando partecipano al Festival Rock Italiano di Bologna: arrivano secondi dietro ai Litfiba.

La band catanese mescola pop britannico e aromi mediterranei, con brani come “Niente insetti su Wilma” o “Se tengo il passo” e cinque album. Arrivano fino al palco di Sanremo, con Sanremo Rock la prima volta e il Teatro Ariston per la seconda. Si sciolgono nel 1990, ma non vengono certo dimenticati, rimanendo iconici.

L’esordio di Mario Venuti solista

Nei primi anni Novanta Mario Venuti continua a scrivere canzoni. Viaggia fino in Brasile, dove si appassiona aria, colori e suoni della terra di samba e bossanova. Caetano Veloso diventa una delle sue personalissime icone. La sintesi di questo percorso è nel suo primo disco solista, uscito nel 1994: “Un po’ di febbre”. Il singolo “Fortuna” è una vera e propria hit radiofonica e i Brazilian Love Affairs ne fanno una cover in portoghese.

Tanti notano il suo talento, anche quando collabora all’album d’esordio di un’altra siciliana doc. Una giovane catanese, scoperta dal suo ex manager, Francesco Virlinzi. Si chiama Carmen Consoli e il disco è “Due parole”: è proprio Mario Venuti a co-firmare “Amore di plastica“, presentato a Sanremo Giovani nel 1996, e “La semplicità”.

 

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Nello stesso anno esce anche il secondo disco da solita di Venuti, intitolato “Microclima“: qui mixa elementi diversi, marchiati dalla sua penna e dalla sua voce. Il titolo è espressione del mondo di Mario Venuti, autore di una musica che unisce paesaggi sonori diversi e affascinanti, tra Mediterraneo, Tropici, pop inglese e tradizione afro-brasiliana.

Dopo pochi mesi Mario Venuti riceve il Premio Max Generation, in occasione di “Milano Vende Musica”. Nel 1997, invece, partecipa a Sanremo Giovani con il brano “Il più più bravo del reame”. La canzone è il preludio a un nuovo album che mescola passato e presente.

Gli anni Duemila e “Veramente”

Arriviamo così agli anni Duemila. Nel 2001, dopo la scomparsa di Virlinzi e in attesa di un nuovo lavoro, fina con BMG Ricordi. A gennaio del 2003 viene pubblicato “Grandimprese”, grazie all’etichetta discografica indipendente Musica & Suoni di Nuccio La Ferlita. Contiene dieci canzoni, anticipate dal singolo “Veramente”, tra cui spicca una cover di “Monnalisa” di Ivan Graziani. Proprio “Veramente” diventa una hit e accresce di molto la popolarità di Mario Venuti in radio e in tv, con il videoclip.

 

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Nel mese di marzo del 2004 Venuti partecipa alla 54esima edizione del Festival di Sanremo. La sua canzone, intitolata “Crudele“, vince due premi molto importanti: il Premio Mia Martini/Premio della Critica, e il Premio Radio e TV Private. “Grandimprese” viene ripubblicato arricchito da tre inediti (“Canzone stupida”, “Nella fattispecie”, “Per causa d’amor”) da Musica & Suoni e distribuito da Universal.

Mario Venuti viene molto apprezzato da pubblico, critica e colleghi. Scrive per Raf e per Sirya. La sua “Echi d’infinito”, cantata da Antonella Ruggiero, vince nella sezione Donne di Sanremo, nel 2005. Sempre nel 2005 è al Primo Maggio a Roma, cantando “La guerra di Piero” di Fabrizio De André insieme alle PFM. È anche tra i protagonisti del tributo all’artista genovese a Cagliari e del progetto Stazioni Lunari.

Inizia a incidere il nuovo album e, nel frattempo, debutta al Teatro di Taormina con il musical “Datemi tre caravelle”, con Alessandro Preziosi e Nicky Nicolai. Il disco seguente si intitola “Magneti” ed esce nel 2006: è il decimo lavoro della sua carriera, il quinto da solista, dopo i cinque realizzati con i Denovo.

Il primo singolo è “Qualcosa brucia ancora”. Con Arancia Sonora, la band che lo accompagna da parecchi anni e che ha coprodotto il cd, porta alla 56esima edizione del Festival di Sanremo il brano “Un altro posto nel mondo” e vince il Premio Lunezia.  Sempre “Un altro posto nel mondo” otterrà poi nel 2008 la nomination ai Nastri D’Argento come migliore canzone originale del film “Agente Matrimoniale”.

“Magneti Tour” e  “Ciuri – Un tributo alla musica siciliana”

Subito dopo Sanremo, Mario Venuti parte in tour con Arancia Sonora. Il “Magneti Tour”, dopo una parentesi teatrale invernale e una estiva all’aperto, arriva al Teatro di Taormina. In questa occasione viene registrato il primo DVD dell’artista catanese, “Materia Viva”.

Alla fine del 2006, secondo con Arancia Sonora, partecipa al progetto “Ciuri – Un tributo alla musica siciliana“, ideato dall’Associazione Nazionale Famiglie Emigranti. Lo scopo dell’iniziativa è recuperare la tradizione musicale siciliana e il suo riuso, con riferimento soprattutto alla figura di Rosa Balistreri.

Il 2007 è un anno di riflessione, come emerge dalla tournée “Sulu tour”, in cui esibendosi per sola voce e chitarra reinterpreta gli oltre venti anni di carriera in chiave più intimista. Comincia, alla fine dell’anno, a lavorare alle nuove canzoni, con la consueta collaborazione di Kaballà ai testi. Presenta “A ferro e fuoco” alla 58esima edizione del Festival di Sanremo.

In quell’occasione, dopo oltre vent’anni, si esibisce all’Ariston con i Denovo. L’uscita del nuovo brano è legata anche al primo “greatest hits”: “L’officina del fantastico”. Il disco ripercorre 14 anni di carriera e propone tre nuovi brani.

Il settimo album da solista è “Recidivo”. Esce nell’ottobre del 2009, anticipato dal singolo “Una pallottola e un fiore”. Contiene 3 duetti: Franco Battiato canta nel brano “Spleen#132”, Carmen Consoli nel brano “La vita come viene” e Cesare Cremonini ne “Un cuore giovane”.

Nella versione digitale il disco contiene una bonus track, “La fine ed il principio“, un brano scritto da David Florio. Nello stesso anno esce anche  The Universal Music Collection, 5 cd che testimoniano una lunga carriera e un dvd con le immagini del concerto del Teatro Antico di Taormina nel 2006.

Arriviamo così al 2010, anno in cui Mario Venuti è Pilato nel musical “Jesus Christ Superstar”: gira i più importanti teatri italiani. Nel 2011 si esibisce soprattutto in concerti solo chitarra o solo pianoforte, senza accompagnatori sul palco. Canta a giugno con Stewart Copeland, batterista dei Police che lo vuole fortemente per il brano “Strange Things Happen”, a Molfetta, in provincia di Bari..

Il ritorno dei Denovo

Esce nel 2012 “L’ultimo romantico“, 12 brani da cui vengono estratti 3 singoli: “Quello che ci Manca”, “Fammi il Piacere”, e “Trasformazioni”. Dal 2012 è impegnato in concerti, da solo, in acustico o accompagnato dalla sua band, e continua a proporre i suoi successi live in tutta Italia e all’estero.

È il 2013, invece, quando vengono ritrovate delle registrazioni inedite dei Denovo: esce nel 2014 il vinile “Kamikaze Bohemien“, che segna il ritorno sulle scene discografiche della band catanese a distanza di 25 anni dall’ultima pubblicazione.

 

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Mario Venuti inizia a lavorare al suo nuovo album di inediti, il decimo da solista, che esce il 23 settembre del 2014, anticipato dal brano “Ventre della città”. Nel 2016 decide di dare vita al progetto Mario Meets Jazz, rivisitando con gli Urban Fabula in chiave Jazz i classici della canzone italiana e internazionale e canzoni del proprio repertorio.

È il 2017 esce “Motore di vita“, da cui vengono estratti tre singoli: “Caduto dalle stelle“, “Tutto questo mare” e “Lasciati amare”. Due anni dopo esce “Soyuz 10” il nuovo album di inediti, i cui tre singoli sono: “Il pubblico sei tu”, “Ciao cuore”, e “Silenzio al silenzio”.

Nel 2020, esce sul canale ufficiale di YouTube la serie “Casacasa Live Session“: una raccolta di sette live in cui l’artista esegue alcuni dei suoi brani più famosi direttamente dal salotto di casa sua. Nel mese di maggio i brani sono stati pubblicati su tutte le piattaforme digitali.

Tropitalia di Mario Venuti

Un anno dopo è la volta di “TROPITALIA”, un concept album nel quale Mario Venuti si diverte a giocare, tornando a mondi che già aveva toccato scrivendo Fortuna e che da sempre hanno caratterizzato il suo stile.

L’album è anticipato da quattro singoli 45 giri in edizione limitata (numerata e autografata): “Ma che freddo fa”, “Xdono”, “Figli delle stelle” e “Voar”, con quattro copertine create dall’artista Monica Silva e dal Creative Director Valerio Fausti.

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