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Diciotto mesi di condanna, pena sospesa e nessuna menzione nel casellario giudiziario: è il patteggiamento accettato dal gup di Catania, Francesca Cercone, per l’inchiesta sulla morte del bimbo di 18 mesi sbranato il 16 agosto 2016 nella villa dei genitori a Mascalucia (Catania) da uno dei due doghi argentini di famiglia (leggi qui). Imputata è la madre 34enne che aveva il figlio accanto quando è avvenuta la tragedia: la donna era indagata per omicidio colposo.

Il procuratore Carmelo Zuccaro e il sostituto Fabrizio Aliotta, accogliendo la richiesta dell’avvocato Fabio Cantarella, hanno fatto cadere il reato più grave di abbandono di minorenni che le era stato contestato in un primo momento. Il gup ha inoltre disposto il non abbattimento dei due cani dopo che una perizia ha accertato che sono recuperabili e li ha affidati a un’associazione animalista che dovrà occuparsi della loro rieducazione.