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Maturità 2022, anche Giovanni Verga tra le tracce della prima prova scritta di italiano. La novella “Nedda” dello scrittore siciliano tra le proposte, che hanno incluso tematiche e protagonisti diversi. Il commento dell’attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta.

La novella di Giovanni Verga alla Maturità

Da Verga al Covid, da Liliana Segre ai cambiamenti climatici, passando per l’iperconnessione e la musica. Sono tanti – e anche molto differenti tra loro  – gli argomenti delle 7 tracce della prova scritta di italiano per gli esami di Maturità del 2022.

Ci sono, dunque, la novella “Nedda” di Verga, con il tema degli ultimi, ma anche “La via ferrata” di Giovanni Pascoli, tratta dalla raccolta “Myricae, l’ultima passeggiata”, sul tema del progresso e i suoi pericoli. Due autori dell’Ottocento per le tracce di analisi del testo.

C’è, poi, il tema delle leggi razziali e della Shoah, con il toccante brano “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre. Ancora, spazio per il tema delle nuove tecnologie digitali, con una riflessione a partire dal testo “Tienilo acceso: posta, commenta, condividi, senza spegnere il cervello”, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni.

La pandemia è, invece, il tema della tipologia C, che riguarda l’attualità. I maturandi potevano scegliere di cimentarsi con un testo tratto da Luigi Ferrajoli “Perché una Costituzione della Terra?”. Per la musica è stato scelto un testo testo tratto da Oliver Saks, “Musicofilia”. Ai maturandi è stato anche proposto un discorso pronunciato alla Camera da Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, sui cambiamenti climatici.

Il commento di Maria Grazia Cucinotta

L’attrice Maria Grazia Cucinotta, parlando all’Ansa, ha commentato la proposta della novella di Verga per la Maturità:  «Adoro Verga e le sue storie molto belle ma tragiche. Ma la sua poetica è troppo triste per i giovani di oggi e per il momento che stanno vivendo».

La traccia ha dato modo alla Cucinotta di riflettere sul periodo storico in corso: «Forse, dopo tutto quello che hanno passato in questi due ultimi anni, dal lockdown per il Covid, chiusi a casa e zitti in un angolo, alla guerra, i ragazzi avrebbero bisogno di un pochino di allegria. Altrimenti non avranno più speranza. Invece il momento tragico bisogna superarlo trasformandolo in un’occasione di rinascita. Un dramma può essere letto anche come nuovo inizio, non come fallimento».

La novella in questione è “Nedda, Bozzetto siciliano“: la protagonista intreccia una relazione con Janu, un giovane contadino che ha contratto la malaria. La ragazza resta incinta e nascerà una bambina. Lui promette di sposarla ma muore poco dopo per un incidente sul lavoro.

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