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Si apre un nuovo e inatteso capitolo nelle indagini sulla morte di Noemi Durini, la 16enne di Specchia (Lecce) uccisa nello scorso mese di settembre. Secondo quanto riportato dalla trasmissione Quarto Grado, il sostituto procuratore Donatina Buffelli avrebbe iscritto nel registro degli indagati un meccanico di 48 anni, amico della giovane, che sarebbe accusato di omicidio.

A fare il nome dell’uomo sarebbe stato Lucio, ex fidanzato di Noemi, attualmente rinchiuso nel carcere di Quartucciu. Lucio ha dapprima confessato l’omicidio, poi ha ritrattato e accusato il meccanico, che si è dichiarato estraneo ai fatti. La casa dell’uomo è stata perquisita nei giorni scorsi dai carabinieri, senza che sia stato trovato nulla di utile alle indagini.

L’iscrizione del 48enne nel registro degli indagati è in questo momento un atto dovuto. L’ex fidanzato ha ritrattato la confessione mesi e mesi dopo l’omicidio, sostenendo di non averlo fatto prima perché minacciato. La svolta nelle indagini è arrivata a pochi giorni dal deposito di una perizia psichiatrica disposta dalla procura, che accerta la capacità di intendere e di volere di Lucio al momento del delitto.

Il legale del meccanico ha dichiarato all’Adn Kronos: "È un atto dovuto – spiega all'Adnkronos l’avvocato del 49enne, in relazione all’iscrizione nel registro degli indagati del suo assistito – durante la perquisizioni non è stato trovato nulla di rilevante. Il mio assistito si è liberato, ora è più tranquillo e sollevato, come lo sono io. Ma è anche indignato per questa accusa infondata. C’è stata già una confessione piena e una perizia".