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Ancora un orrore, ancora follia. 6 persone sono state uccise e altre 8 sono rimaste ferite in una moschea di Quebec City quando alcuni uomini hanno aperto il fuoco su decine di fedeli riuniti per la preghiera della sera. Un'azione che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito "un attacco terroristico contro i musulmani". La polizia, che indaga per terrorismo, ha reso noto che due persone sono state arrestate e che nulla porta a ritenere che ve ne siano altre in fuga. L'attacco è avvenuto intorno alle 20 ora locale, nella sezione maschile della moschea, mentre una cinquantina di persone era raccolta nel luogo di culto. Un testimone ha riferito di aver visto due uomini coperti da maschera nera e che uno aveva un "marcato accento del Quebec".

"Perché sta accadendo qui? È una barbarie", si è chiesto il presidente del centro culturale islamico, Mohamed Yangui, che al momento dell'attacco non era nella moschea. Yagui ha quindi precisato che è stata attaccata la sezione maschile della moschea e che sono stati uccisi cinque uomini, ma ha anche detto di temere che tra le vittime vi siano dei bambini.

Nel giugno scorso, durante il ramadan, davanti all'ingresso del luogo di culto situato in via Sainte-Foy era stata lasciata una testa di maiale. Negli ultimi anni in Quebec gli episodi di islamofobia si sono moltiplicati, intrecciandosi al dibattito politico sul bando al niqab. Nel 2014 il centro era stato oggetto di vandalismo e di messaggi di odio. Nel 2013 una moschea della regione di Sagueneay era stata imbrattata con sangue di maiale. Nella vicina provincia dell'Ontaria, il giorno dopo gli attentati di Parigi era stato dato alle fiamme un altro centro di preghiera islamico.