Conoscere la Sicilia

Parole siciliane dimenticate: Archinuè

Qual è il significato della parola siciliana archinuè?

Il viaggio alla scoperta della lingua siciliana ci porta oggi ad approfondire un termine davvero interessante e particolare. Per conoscere la Sicilia in modo profondo, è molto importante comprendere meglio la sua lingua e le tante sfumature che la caratterizzano. Come ormai è ben noto, quella siciliana è una lingua a tutti gli effetti.

Peraltro il siciliano non è una lingua che deriva dall’italiano, ma – al pari di questo – direttamente dal latino volgare, e costituì la prima lingua letteraria italiana, già nella prima metà del XIII secolo, nell’ambito della Scuola siciliana. Anche l’Unesco riconosce al siciliano lo status di lingua madre, motivo per cui i siciliani sono descritti come bilingui, e lo classifica tra le lingue europee “vulnerabili”.

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Andiamo, dunque, alla parola che abbiamo scelto.

Archinuè è un termine davvero affascinante. La sua origine è biblica ed è una contrazione del lessema “arcu di Nuè“. Il significato è quello di arcobaleno. Il riferimento è alla famosa storia del diluvio universale.

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Quando, la prossima volta, vedrete in cielo l’arcobaleno, provate a chiamarlo archinuè. Quel delicato trionfo di colori sarà ancora più bello da vedere!

Redazione