Certe ricette siciliane custodiscono storie e segreti gustosi almeno quanto ogni assaggio. Tra queste, vi è indubbiamente il primo piatto di cui vogliamo parlarvi oggi. Si tratta di una pasta condita con cavolfiore, salsa di pomodoro e acciughe salate, arricchita dal profumo della cannella e dei chiodi di garofano. Avete capito di quale si tratta? È la celebre pasta alla Paolina. Il nome non è affatto casuale, perché a inventarla fu un frate appartenente all’Ordine dei Minimi, fondato da San Francesco di Paola. I frati appartenenti a quest’ordine venivano chiamati Paolini o “Palini”Procediamo con ordine e seguiamo tutte le fasi della genesi di questo piatto.
Si narra che la ricetta sia nata a Palermo. Alle regole comuni a tutti gli ordini religiosi di “obbedienza, povertà e castità”, Francesco aveva aggiunto anche quella di una “vita quaresimale” perpetua. Cosa significava? Che chi vi aderiva, aveva il divieto di consumare carne e derivati (tranne che per motivi di salute). Un frate, addetto alla preparazioni dei pasti, aveva il desiderio di servire un piatto che riuscisse a soddisfare lo spirito e il corpo, così inventò questa ricetta. Non è chiaro se il consumo del pesce fosse consentito (a noi la ricetta è arrivata così), ma è certo che per poter parlare di autentica Pasta alla Paolina, ci devono essere cannella e chiodi di garofano.
Ingredienti
Procedimento
Buon appetito!