Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

La convinzione comune, suffragata dai fatti, è che prenotando gli hotel online si risparmi. Ma l'andazzo sta cambiando. È entrata in vigore, infatti, la norma sulla parity rate che tutela la concorrenza e il mercato. La norma si è resa necessaria dopo che gli albergatori hanno denunciato l'operato delle cosiddette Ota (Online Travel Agency), cioè i siti online a cui spesso affidiamo la scelta dei nostri soggiorni per le vacanze. Spiega "Il Giornale":

Accordi che però violavano la concorrenza: per anni, infatti, le Ota hanno promesso al cliente il miglior prezzo, ma in realtà si vietava agli stessi albergatori di offrire un prezzo migliore. In un territorio così poco normato, le pratiche per risparmiare erano le più disparate. Tra le strategie nascoste adottate, spesso capitava che il turista chiamasse l'hotel dopo aver consultato portali come Booking o Expedia chiedendo una tariffa più bassa rispetto a quella trovata e aggirando totalmente le agenzie di viaggi. Ora, invece, tutto potrebbe essere più semplice e trasparente.

Albergatori e turisti, infatti, si apprestano a vivere una vera e propria rivoluzione del nuovo mercato turistico. Secondo un sondaggio di Federalberghi, una metà degli italiani non disdegnerebbe di prenotare la vacanza rivolgendosi direttamente all'albergo. Un dato che ora – con l'abbattimento dei limiti imposti dai colossi del turismo online – potrebbe aumentare e dare un importante impulso all'economia a un reparto (quello turistico) mai abbastanza valorizzato.