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Sui giornali stanno venendo fuori dettagli parecchio controversi a proposito dell'"amore" tra un'insegnante di 40 anni e uno studente di 14. Gli sms che si scambiavano i due sono inequivocabili: "Amore, mi manchi", scriveva lui. "Sono la tua fidanzata", rispondeva lei. La docente di Bergamo diceva di essere innamorata e gli incontri con il suo alunno sarebbero cominciati quando quest'ultimo aveva ancora tredici anni.

Gli atti sessuali con minori di 14 anni sono puniti con la condanna da 5 a 10 anni. Secondo il pm la relazione tra i due era a tutti gli effetti "una relazione affettiva con atti sessuali". Il magistrato ha chiesto e ottenuto al gip gli arresti domiciliari per la professoressa con l'obiettivo di evitare futuri incontri anche a scuola chiusa. Questo, sostiene il pubblico ministero, per "l'assenza di freni inibitori" della prof.

Gli incontri avvenivano nella macchina di lei, peraltro in pieno giorno. Quando è arrivata la segnalazione in procura, gli investigatori hanno cominciato gli appostamenti e hanno verificato che effettivamente tra i due esisteva da mesi un rapporto affettivo. Lunedì la professoressa potrà raccontare la sua versione dei fatti davanti al gip nell'interrogatorio di garanzia. Il ragazzo, invece, per ora non sarà ascoltato.

"In questo momento ogni considerazione sarebbe inadeguata, anche per la serenità dei ragazzi. È un periodo delicato, stanno affrontando le prove d’esame. La vicenda si commenta da sola. Il mondo scolastico degli adulti ha gli strumenti per dare il giusto giudizio", spiega la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Bergamo Patrizia Graziani.