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Sabbinirica, non è un semplice saluto, è molto di più. Oggi approfondiremo insieme il significato e l’origine di questa parola siciliana. Sabbinirica – esistente anche nelle varianti Assabinidica o Sabbinidica – è una forma di saluto, solitamente rivolta a persone anziane, o che hanno una certa autorità.

Va bene sia come benvenuto, che come congedo e ha il significato di “Ca lu Signuri t’abbinidici” (Che Dio ti benedica). Si tratta del saluto più solenne e rispettoso, che si trova in tantissime opere narrative, ma anche nell’uso popolare ed epistolare.

Sulla genesi di questa parola sono state fatte moltissime ipotesi. Tra le più accreditate, vi è quella che la fa derivare dall’espressione usata dai Siciliani musulmani (Siqilli) all’epoca dell’Emirato di Sicilia “As-Salam alaikum wa rahmatu Llahi wa barakatuhu!” traducibile con “Su di voi la pace, la misericordia di Dio e la Sua benedizione” (in siciliano “A tìa l’abbentu dô Signuri, e ca iddu si pigghiassi cura di tia”).

Le varianti di Sabbinirica

Si riscontrano alcune forme equivalenti: “Sabbenerica” (corretto – ‘sa benerica – per contrazione di vossia in “sa”, Vossia a sua volta derivante da “Vossignoria”), “Sabbinirica”, “Binirica”, “Benerica”, “Berica”, “Birica”, “Vossia binerica”, “Vo’scenza benerica”.

La formula, con il tempo, si è evoluta nell’uso e nella forma. In alcune zone rurali della Sicilia viene ancora utilizzata dalle persone anziane. Bisogna comunque dire che, soprattutto in tempi recenti, si sta diffondendo sempre più la volontà di recuperare e utilizzare le parole siciliane. Non è inusuale, dunque, sentirla pronunciare.

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