Scippa una donna incinta, ma poi si pente e chiede scusa. L'episodio è avvenuto a Como, dove un 55enne è stato processato per direttissima subito dopo la rapina. Agli agenti di polizia ha ammesso di aver portato via la borsa a una giovane donna incinta, che aspettava qualcuno seduta su una panchina. Davanti al giudice ha poi spiegato di essere stato cuoco e giardiniere per diversi anni, ma di non aver più trovato lavoro per problemi di salute: «Non ho neppure i soldi per acquistare le medicine», ha detto. Il tribunale ha deciso di rimetterlo in semilibertà, con obbligo di firma tre volte alla settimana.
Il giudice ha optato per quest’ultima forma di “restrizione” giudicandola evidentemente più adatta alle sue condizioni di salute e meno punitiva di quella invocata invece dal pubblico ministero, che avrebbe voluto sottoporlo a detenzione carceraria. Assistito dall’avvocato Roberto Rallo, ha scelto la strada del patteggiamento, che garantisce uno sconto di un terzo sulla pena edittale.
