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Il simbolo della devozione di Trapani.

  • Il Santuario dell’Annunziata a Trapani, istituito dai Padri Carmelitani, è noto per la sua statua della Madonna.
  • Si tratta di un simulacro in marmo finissimo, candido, attribuito a Nino Pisano, avvolto da un soave alone di mistero.
  • La statua della Madonna di Trapani è stata, fin dal XV secolo, meta di pellegrinaggi: eccone la storia.

Trapani, crocevia di popoli, città di mare e di fede. Sono davvero tanti i motivi che rendono unica questa città della Sicilia che ha uno strettissimo legame con la sua spiritualità. All’interno del Santuario dell’Annunziata è conservato quello che, probabilmente, è il simbolo più forte di quella spiritualità di antica origine. La statua della Madonna di Trapani è al centro della devozione cittadina: realizzata in marmo finissimo, ha una incomparabile bellezza. Il suo culto si è diffuso in tutto il Mediterraneo, grazie all’abilità degli artigiani trapanesi. Se ne trovano immagini in tutta Italia, ma anche all’estero, in Francia, a Tunisi, a Malta e in Inghilterra. Intorno a questo candido simulacro si è sviluppato un delicato alone di mistero, legato alla sua storia.

Storia della statua della Madonna di Trapani

Non è facile risalire alle sue origini. Vi sono pochi documenti storici in merito. Da uno scritto si evince che la statua si trovasse a Trapani prima del 1345, in una cappella denominata di “Nostra Donna“. Nel 1428, quando Anna de Sibilia ordina nel suo testamento di confezionare per “l’immagine della Madonna una corona d’argento bella e bene lavorata dal peso di circa cinquecento grammi”, si trovava già al suo posto. Tante le leggende legate al suo arrivo a Trapani. Si racconta che fosse stata scolpita a Cipro e venerata a Famagosta e che giunse nel 1291. Si suppone che facesse parte del flusso migratorio d’importazione di opere richieste dai committenti pisani, che avevano i loro fondaci nella Sicilia occidentale e che a Palermo, come a Trapani, facevano giungere con le loro navi non solo prodotti commerciali, ma anche artistici.

La statua della Madonna di Trapani viene attribuita alla bottega del Pisano, i cui rappresentanti sono Nino e il padre Andrea Pisano. Probabilmente è arrivata nel 1342, data della costruzione della Chiesa trecentesca dell’Annunziata. Si tratta di una statua di marmo pario, monolitica, alta circa 1 metro e 65 e finemente lavorata. Sarebbe una rappresentazione di quella “Madonna della Tenerezza” tanto cara ai bizantini. Da sempre esercita un forte richiamo di fedeli e visitatori. La Vergine è rappresentata in piedi: con il braccio sinistro regge il Bambino e porge la destra al Figlio, che accosta la sua mano al seno. Gli occhi sono pieni di misericordia e sono rivolti verso chi la contempla. Il capo è leggermente inclinato e indossa un velo.

Il conte di Albadalista, viceré di Sicilia, dopo averla lungamente contemplata disse: “Chi la vuol veder più bella vada in Paradiso”, e il marchese Pietro Fuxardo, anch’egli viceré di Sicilia, affermò: “Mai mi cadrà dal cuore questa Vergine di Trapani”. Nel secolo scorso, la statua della Madonna di Trapani era ornata di una smagliante veste ricoperta dagli innumerevoli e preziosissimi ex voto che ne celavano le fattezze. Per la cittadinanza è simbolo di protezione eterna e divina.

Foto: Berthold Werner

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