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Emergono nuovi particolari sull'orribile tragedia di Cisterna di Latina. La preside della scuola frequentata dalla due bambine uccise ha dichiarato: "Sapevamo che i coniugi Capasso stavano divorziando e che i loro rapporti non erano idilliaci, ma arrivare a pensare a un epilogo del genere no. Del resto stavano affrontando un divorzio, frequentissimo oggigiorno, ma non ne conoscevamo la gravità".

Le bimbe erano seguite da uno psicologo della Asl, una decisione relativamente recente, presa dopo la lite tra i due coniugi avvenuta a settembre davanti allo stabilimento Findus dove la donna lavora. In quell'occasione dichiarò di essere stata aggredita dal marito.

Il legale della moglie di Capasso, l'avvocato Maria Concetta Belli, ha affermato che la donna era "consapevole dei rischi". Non ha denunciato il marito perché avrebbe messo a rischio il suo lavoro, anche perché l'appuntato era già stato sospeso dal servizio "seguito di un’altra denuncia. E di conseguenza, in caso di separazione, ci sarebbero stati dei problemi per il mantenimento delle bambine. Lei ha agito sempre per il bene delle bambine".

Le due bimbe erano letteralmente terrorizzate dal padre. "Lui non era mai stato aggressivo con loro, ma davanti a loro aveva aggredito la madre. Lei più volte aveva parlato con il comandante di suo marito e a sua volta il comandante aveva parlato con lui. Solo che non gli era mai stata tolta la pistola e questo è un fatto", ha concluso Belli.