A Palma di Montechiaro è rimasta solo una persona a custodire il segreto dei dolcissimi Ricci Una storia di talento ed eccellenza pasticciera, nata nel convento delle Benedettine di Palma di Montechiaro.
I dolci del Monastero del SS. Rosario di Palma di Montechiaro: pasticceria per lo spirito La storia di Concetta Marino è una storia di talento ed eccellenza. La leggiamo sulle pagine del quotidiano La Sicilia, attraverso cui racconta la sua arte pasticciera, che ha conosciuto nella sua Palma di Montechiaro, la "città del Gattopardo", in cui ha scelto di rimanere. Qui, in via Pietro Nenni, c'è la sua pasticceria. Sesta di 12 figli, è stata mandata dai genitori a 8 anni e mezzo nel convento delle Benedettine, insieme a due delle sue sorelle più piccole. Un ingresso non facile: "Non potevamo fare niente, né uscire, né circolare per il convento, nemmeno affacciarci alla finestra", spiega. È rimasta lì fino alla terza media: "Alla scuola superiore non mi volevano mandare, alla fine per me e le mie sorelle la vera "casa" era il convento". Foto: Pasticceria..
Cala Vincenzina a Palma di Montechiaro: bella tutto l’anno La storia di Concetta Marino è una storia di talento ed eccellenza. La leggiamo sulle pagine del quotidiano La Sicilia, attraverso cui racconta la sua arte pasticciera, che ha conosciuto nella sua Palma di Montechiaro, la "città del Gattopardo", in cui ha scelto di rimanere. Qui, in via Pietro Nenni, c'è la sua pasticceria. Sesta di 12 figli, è stata mandata dai genitori a 8 anni e mezzo nel convento delle Benedettine, insieme a due delle sue sorelle più piccole. Un ingresso non facile: "Non potevamo fare niente, né uscire, né circolare per il convento, nemmeno affacciarci alla finestra", spiega. È rimasta lì fino alla terza media: "Alla scuola superiore non mi volevano mandare, alla fine per me e le mie sorelle la vera "casa" era il convento". Foto: Pasticceria..
La cugina di Lady Diana compra casa a Palma di Montechiaro La storia di Concetta Marino è una storia di talento ed eccellenza. La leggiamo sulle pagine del quotidiano La Sicilia, attraverso cui racconta la sua arte pasticciera, che ha conosciuto nella sua Palma di Montechiaro, la "città del Gattopardo", in cui ha scelto di rimanere. Qui, in via Pietro Nenni, c'è la sua pasticceria. Sesta di 12 figli, è stata mandata dai genitori a 8 anni e mezzo nel convento delle Benedettine, insieme a due delle sue sorelle più piccole. Un ingresso non facile: "Non potevamo fare niente, né uscire, né circolare per il convento, nemmeno affacciarci alla finestra", spiega. È rimasta lì fino alla terza media: "Alla scuola superiore non mi volevano mandare, alla fine per me e le mie sorelle la vera "casa" era il convento". Foto: Pasticceria..
Cultura&Spettacoli Totò Schillaci, la moglie: “Un gentiluomo, l’amore della mia vita. Non vedo un futuro senza di lui”