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Uno dei simboli della Sicilia.

Inconfondibile icona della Sicilia, simbolo conosciuto in tutto il mondo e apprezzato elemento del folklore: è ‘u tammureddu, cioè il tamburello siciliano. Il celebre strumento musicale a percussione scandisce tradizionalmente il ritmo della nostra isola. Può essere semplice e senza fronzoli oppure decoratissimo. Si utilizza nei repertori tradizionali delle tarantelle e, sebbene il suo suono sia estremamente caratteristico, la sua origine è incerta. Secondo le ipotesi più accreditate, avrebbe origini assai antiche. Forse esisteva già nel secondo millennio a.C., utilizzato presso tutte le civiltà più antiche, come Egizi, Sumeri e Ittiti. È diffuso in tutto il Mediterraneo meridionale e, in Italia, nelle regioni del Centro e dell’estremo Sud. Scopriamone insieme le curiosità.

Cosa rende unico il Tamburello Siciliano

Nella musica antica ‘u tammureddu era uno strumento esclusivamente maschile. Si pensa che la sua forma circolare con i sonagli fosse stata scelta per la sua somiglianza col Sole, simbolo di Astarte, dea della fertilità. I pittori spesso lo rappresentavano con la corona di legno rosso e delle fiamme dipinte sopra. Il tamburello siciliano, nella tradizione popolare di Agrigento, viene invece utilizzato dalle donne, per danzare e mantenere il ritmo durante i balli. Questo strumento si compone di pochi elementi. C’è la corona di legno sulla quale è tesa una membrana di pelle, che presenta delle fessure dove sono applicati dei cimbalini. Questi sono sonaglietti di vario materiale metallico dai 7 e ai 20 cm di diametro. Grazie alle mani si ottengono tanti effetti, tra cui “tremolo” e “trillo”. E non finisce qui.

Questo tradizionale strumento musicale oggi viene utilizzato sempre più raramente. Lo si vede, ad esempio, in occasione di feste folkloristiche e di balli tipici, ma anche per accompagnare certe prose teatrali. Con il tempo ha perso quella sua originale funzione: il tamburello siciliano è adesso per lo più un souvenir, un oggetto da portare a casa in ricordo di una vacanza. Ve ne sono davvero tante versioni, con decori diversi. Mostra le immagini della Sicilia, come ad esempio il carretto, la tarantella o il Triscele con i suoi elementi tipici. Al di là del suo valore folflkoristico, è bello ricordarlo per ciò che è: uno strumento delle tradizione, che scandisce il battito del cuore della Sicilia. Foto: Luigi Miceli.

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