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È stata uccisa a coltellate e abbandonata in una pozza di sangue nel soggiorno del suo alloggio in Contrada San Biagio a Caramagna Piemonte, nel Cuneese: è morta così Pashke Babaj, 67enne, di origine albanese. A ucciderla, spinto probabilmente dalla gelosia, è stato il marito Paulin, 71 anni, rintracciato a 500 metri da casa, nella piazza del paese, in stato confusionale. 

Quando sono arrivati, i carabinieri hanno trovato la porta aperta e la donna riversa a terra in una pozza di sangue. Accanto a lei c’era ancora un bastone con cui forse era stata colpita più volte, anche se non si esclude che sia stata proprio lei a impugnarlo nel vano tentativo di difendersi. Sul posto anche un’ambulanza, ma non è stato possibile salvare la donna che era già morta all’arrivo dei soccorsi.

Il medico legale ha trovato molti segni di traumi, ma l'analisi più approfondita svoltasi nel pomeriggio sul cadavere ha accertato che la donna è stata colpita da cinque o sei coltellate, una delle quali, fatale, alla giugulare. I vicini hanno raccontato i militari di aver visto l’uomo con il bastone in mano sull’uscio di casa e poi di averlo visto allontanarsi di corsa. 

La coppia era arrivata in Piemonte nel 1991 ed era perfettamente integrata, raccontano in paese. In passato avevano lavorato ma ora erano in pensione. Marito e moglie avevano tre figli adulti che sono accorsi a Caramagna dopo aver saputo dell’omicidio della loro mamma.