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Cosa significa lavorare come fattorino per Amazon? Lo racconta un ragazzo all'Adnkronos, togliendo il velo a uno scenario non proprio edificante da "schiavo dell'algoritmo". Sul sito dell'agenzia di stampa si legge:

Ogni mattina all'alba si ritrova con i suoi colleghi e i capi per prendere le consegne: fino a 200 pacchi al giorno per circa 150 fermate, 'stop' in gergo, "perché qualcuno, magari, ne ha più d'uno (di pacco, ndr)". E, poi, parte la corsa. Scorrazzano per tutta la città, il più veloce possibile perché altrimenti "ci chiamano" e, ora, con Amazon Prime – consegna in 2 ore, ma anche un'ora se paghi – i tempi si restringono ancora. A decidere le rotte, i giri che i driver dovranno fare e, soprattutto, quanto ci dovranno mettere, è un sistema automatico, un "algoritmo", che "non tiene conto dell'imprevisto: il semaforo, il traffico e la macchina che ti si spegne davanti con il 'nonnino' alla guida". Non è facile per loro, l'età è compresa tra i 30 e i 50 anni, portare a termine l'impresa di consegnare tutti i pacchi nell'orario stabilito. "Siamo costretti, spesso, a finire più tardi di 2/3 ore nei giorni più caldi, saltando anche la pausa pranzo di 30 minuti". "Come ci arrivi dal Politecnico a Romolo nell'ora di chiusura degli uffici in mezz'ora? Mica volo, ho un furgone, non sono un drone".

Da Amazon precisano, parlando con l'Adnkronos, che "le persone che consegnano non sono nostri dipendenti perché noi non abbiamo una nostra flotta, ma ci affidiamo a terze parti che fanno questo lavoro". Noi abbiamo un centro di distribuzione ad Affori a nord di Milano, dove tu con una App accedi a questo servizio Prime Now e scrivi, per esempio, di aver bisogno d'acqua, pane e latte 'tra le 18 e le 20', ti arriva a casa e paghi". C'è, poi, un'altra base a Rogoredo con Amazon Logistic. "E' un deposito di smistamento, da cui un altro genere di prodotti – il regalo preso all'ultimo momento, la chitarra elettrica o il tablet – partono e vengono consegnati nell'area meneghina". "Quello che noi diamo è un cellulare con un software di navigazione, quello che loro chiamano 'algoritmo', che ti fa un percorso". Dal colosso dell'e-commerce sottolineano che "se non stai nei tempi non succede nulla", serve solo per "rendere più facile la consegna".

Quanto si guadagna? Lo stipendio è sui 1.250 euro netti al mese, a cui però devi togliere anche le multe. "A differenza degli altri corrieri non abbiamo il permesso ZTL o l'ingresso per l'Area C, per questo quando ci tocca entrare, per rispettare i tempi, può capitare che di dover mettere in conto dai 50 ai 100 euro mensili di multe". Sulla zona C, precisano all'Adnkronos da Amazon, "la paghiamo ai corrieri terzi nell'accordo quadro che noi facciamo", mentre per quanto riguarda la ZTL "dovrebbero consegnare, facendo il tratto che manca a piedi".

Ultimo ostacolo, ma un po' per tutti noi, è quello del parcheggio. "Se devi fare tutto in 8 ore e ti metti a cercare un parcheggio dentro città come Milano o Roma, è finita. Non ce la puoi fare a finire le consegne" dice sconsolato il driver. Una vera iattura sono, poi, i cosiddetti ripassi. "Se citofoni e chi ha ordinato il pacco non risponde devi tornare: è un incubo per noi".