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CASO CARRISI: Romina Power rompe il silenzio e parla attraverso una lettera. 

Come sappiamo nei giorni scorsi il caso di Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power, scomparsa tragicamente la notte di Capodanno del 1994 è tornato alla ribalta, a seguito di una nuova pista che rivelerebbe ufficialmente la fine della giovane ragazza italiana, scomparsa dopo un viaggio in solitaria negli Stati Uniti d'America. 

Dalle recenti indagini emerge come l'indagato per la scomparsa di Ylenia sia un camionista della zona, che avrebbe omaggiato un passaggio alla giovane 23enne uccidendola a Palm Beach in Florida.

I giornali come la polizia, riaprono quindi il caso. Ne parlano nuovamente tutti, dalle televisioni alle radio e anche i Social Network non si tirano indietro pubblicando gli scatti della ragazza. 

Ed è qui che interviene Romina Power – di ritorno da un viaggio in America – che non ha esitato un istante a contattare la stampa italiana scrivendo quanto segue:

Basta! Cara stampa, torno in Italia per rimanere paralizzata davanti a un’edicola. Ci sono tante disgrazie nel mondo quotidianamente, ma, consapevolmente speculare sul dolore altrui, lo trovo la più grande bassezza. Si dà per certo ciò che non lo è, pur di fare del becero sensazionalismo, pur di vendere e guadagnare qualche sporca moneta. Chi compila quelle “notizie” avrà pure una famiglia, avrà pure un po’ di empatia, come si fa a non avere più cuore? Un cuore per una famiglia che soffre da anni. Basta speculazioni! Basta attività! Una madre chiede, anzi impone, il silenzio stampa. Per mia figlia, la mia Ylenia Carrisi. Basta!

Al Bano invece sulla nuova pista è molto scettico:

Ho fatto il prelievo del Dna, staremo a vedere, ma non credo in questa nuova pista. La ritengo una grande bufala. Potrei scrivere un romanzo su queste piste, ogni giorno ce n’è sempre una.