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 "In seguito della crisi che ha colpito Ryanair, la stagione invernale è stata fortemente penalizzata. L'aeroporto di Trapani vedrà la sua operatività quasi del tutto compromessa, creando enormi disservizi al/sul territorio". Queste le parole di alcuni operatori turistici, in riferimento alla crisi che ha colpito la compagnia low cost, con conseguente cancellazione di diversi voli.

"L'assenza di collegamenti aerei – lamentano – porterebbe alla conseguente chiusura di migliaia di attività turistico-ricettive e alla crisi di tutto l'indotto, con un danno economico senza precedenti che riguarderebbe anche le casse degli enti locali e di alcune aziende partecipate".

Nel periodo compreso tra i mesi di novembre e marzo, su Trapani transiteranno circa duecentomila passeggeri in meno. Sono sette i voli tagliati in quel periodo: 4 nazionali (Parma, Genova, Roma e Trieste) e 3 che collegano con città del resto d'Europa (Francoforte, Baden Baden e Cracovia)."Se non dovessero intervenire novità positive – dicono – entro brevissimo tempo, da marzo, l'aeroporto di Trapani non ospiterebbe più voli di linea, trasformandosi di fatto in una grande scatola vuota".