Alle scuole elementari di Copparo, in provincia di Ferrara, da oggi la parola "petaloso", inventata dal piccolo Matteo di una classe terza, farà parte del vocabolario approvato dell'Accademia della Crusca. L'Accademia fiorentina, infatti, ha "riconosciuto" l'invenzione del piccolo studente. 

Tutto è nato da un lavoro sugli aggettivi, come ricorda la maestra Margherita Aurora che insegna nella classe terza della scuola elementare Marchesi di Copparo:  "Qualche settimana fa, durante un lavoro sugli aggettivi un mio alunno ha scritto di un fiore che era 'petaloso' – spiega l'insegnante – La parola, benché inesistente, mi è piaciuta, così ho suggerito di inviarla all'Accademia della Crusca per una valutazione. Oggi abbiamo ricevuto la risposta, precisa ed esauriente. Per me vale come mille lezioni di italiano. Grazie al mio piccolo inventore Matteo".

Una grande soddisfazione per la maestra Margherita Aurora e la classe terza della scuola elementare Marchesi di Copparo. "La parola che hai inventato – si legge nella lettera mandata dall'Accademia della Crusca – è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano così come sono usate parole formate nello stesso modo: tu hai messo insieme petalo + oso, petaloso, pieno di petali , con tanti petali. Allo stesso modo in italiano ci sono pelo+oso, peloso, pieno di peli, con tanti peli e ancora coraggio+oso, coraggioso, pieno di coraggio".

"La tua parola è bella e chiara – continua l'Accademia della Crusca inviata da Firenze il 16 febbraio scorso – Ma sai come fa una parola ad entrare nel vocabolario? Perché entri in un vocabolario, bisogna che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola tra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a dire 'Come è petaloso questo fiore', allora petaloso sarà diventata una parola dell'italiano".

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