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La Cappella della Soledad di Palermo ha una grande storia da raccontare. Fu costruita alla fine del Cinquecento, nella chiesa di San Demetrio della Santissima Trinità e fu ampliata nel Seicento e rifinita nel Settecento. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno del 1943, i bombardamenti distrussero la chiesa di san Demetrio, ma la cappella, anche se danneggiata, rimase miracolosamente in piedi.

L’altare rimase integro, così come la sovrastante nicchia a marmi mischi policromi e parti del rivestimento marmoreo delle pareti. In origine, a volere la costruzione della cappella furono i Padri Trinitari, con il patrocinio di un gruppo di spagnoli esponenti della nobiltà, che fondarono l’omonima congregazione.

La Congregazione di Nostra Signora della Soledad, dal 1600 al 1945, organizzò per il Venerdì Santo la “Scinnuta r’Addulurata”, processione dell’Addolorata ricoperta da un manto in velluto nero. Ne donò uno la regina Margherita di Savoia.

Alla Cappella di Nostra Signora de la Soledad si accede attraverso un piccolo cortile-sagrato, con un cancello in ferro battuto, elegantemente lavorato. L’interno è rivestito di marmi mischi, con dipinti, busti e pitture.

Dal 1953 al 1957 si portò a compimento un’impegnativo restauro, che ha riportato agli antichi splendori la storica cappella. Successivamente, nel 2007, è stata restaurata la facciata: tutto, come i restauri precedenti, a totale carico dell’Ambasciata di Spagna in Italia che tutt’oggi ne conserva il patronato.

Foto di Stendhal55Opera propria, CC BY-SA 4.0, Collegamento

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